L’Inter ha fiutato l’aria e ha capito presto che ripetere l’andatura impressionante della stagione passata era una missione quasi impossibile e che il bis scudetto sarebbe passato da una lotta serrata con il Napoli e l’Atalanta. Inzaghi e i suoi erano perfettamente consapevoli che contava mettere il muso davanti a questo punto della stagione per poi provare a piazzare lo scatto decisivo, e si sono mossi di conseguenza, per essere dove volevano a questo punto della corsa. Il tecnico ha gestito ruotando, dosando, alternando come mai in passato e ha avuto ragione. Perché alla ripresa della sosta gli impegni si accavalleranno – 9 partite tra Serie A, quarti di Champions e semifinali di Coppa Italia dal 30 marzo alla fine di aprile, che diventerebbero 10 in caso di successo col Bayern, perché l’eventuale semifinale di andata si gioca tra il 29 e il 30 – e l’Inter è pronta: tutti, e sopratutto i suoi uomini chiave, hanno alzato i giri del motore, come spiegato nell’articolo qui a fianco. Di più, quando Inzaghi riprenderà la strada per lo scudetto, domenica 30 contro l’Udinese a San Siro, potrà contare su signori“rinforzi”: Dimarco, De Vrij e Darmian.
"Proprio la sfida ai friulani sistemerà i campioni d’Italia sopra un trampolino per spiccare il volo, perché Udinese e poi Parma e Cagliari apparecchiano il calendario ideale per scappare via. In quei turni il Napoli è atteso da un faccia a faccia con il Milan al Maradona e poi dalla trasferta di Bologna, i tifosi facciano gli scongiuri ma non è certo fantascienza immaginare un’Inter a Monaco con una fuga scudetto in tasca. Ecco, in questa corsa a ostacoli il Bayern giocherà senz’altro il suo ruolo, come pure il Milan. Perché per quanto abbordabili, le prossime gare in A si incastreranno tra il derby di Coppa Italia e il turno da brivido con i tedeschi in Champions. Inzaghi però ci è già passato, e la nuova formula della coppa dei big, con la prima fase arrivata fino a fine gennaio, è stata allenante. Simone ha testato la tenuta dei suoi e in questa stagione ha dimostrato di saper praticare l’arte del turnover, anche a gara in corso, ottenendo ottimi risultati. L’Inter non ha mai perso terreno, anzi, ha aumentato progressivamente il ritmo. E così aprile, il mese che farebbe paura a chiunque perché intasato di partite e di obiettivi da centrare, può diventare il mese dell’accelerata", aggiunge il quotidiano.
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