"L'Inter non è ancora brillante, anche se nel finale va più volte vicina al raddoppio (Leali stoppa Lautaro, Taremi non si sblocca) e raccoglie una vittoria simile a quella contro la Fiorentina di due settimane fa: più di nervi, che di qualità, ma comunque di capitale importanza in questo snodo trafficatissimo. I cambi stavolta aiutano Inzaghi, anche perché dalla panchina si alza Calhanoglu, mentre Zielinski sembra pronto al sorpasso su Mkhitaryan. Discorso diverso in attacco: Thuram si curerà la caviglia per esserci a Napoli, ma né Taremi né tantomeno Correa riescono a ridurre il divario".
"Il resto della truppa conferma un certo senso di fatica, forse acuito dagli allenamenti extra di queste due settimane: Dimarco azzecca pochi cross, Mkhitaryan perde palloni pericolosi (e da diffidato, viene graziato da Piccinini). In regia Asllani è timido e il pallone gira troppo lentamente".
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