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Dopo i 3 gol subiti in casa della Fiorentina, l'Inter deve tornare a blindare la porta. Servirà un altro atteggiamento e un'altra attenzione, soprattutto in difesa dove sono state concesse troppe ripartenze contro la Fiorentina giovedì sera.
"C’è un numero che più degli altri va curato e che spiega la differenza tra l’Inter dello scudetto e quella attuale. Con i 3 di Firenze Inzaghi ha subito gli stessi 22 gol che un anno fa incassò in tutto il campionato. Magari stasera aiuterà il rientro di Acerbi, assente da due mesi e mezzo ormai, a riformare il terzetto difensivo della scorsa stagione con Pavard e Bastoni. Ma la differenza di rendimento non si può certo spiegare solo con l’assenza del centrale, viste anche la crescita di Bisseck e la costanza di De Vrij. Piuttosto, considerato che gli uomini sono gli stessi e l’impianto di gioco identico, i troppi gol subiti si spiegano con una mancanza generale di attenzione e di concentrazione, un atteggiamento di squadra evidentemente meno attivo rispetto al passato. Meglio ancora, rispetto a quanto la stessa Inter e gli stessi uomini sono riusciti a fare anche lungo questa stagione, in Champions: lontano dalla Serie A Bastoni e compagni hanno incassato un solo gol, per di più discusso, a Leverkusen", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Lo spauracchio di stasera si chiama Kean, certamente. E su questo ha lavorato Inzaghi nelle ultime ore: i movimenti del centravanti, la sua capacità di proteggere il pallone e scaricare per gli inserimenti, hanno mandato in tilt i nerazzurri. Come evitare il bis? Lavorando più sull’anticipo, di sicuro. Ma anche chiedendo maggiore aiuto agli altri due centrali, nel caso specifico Pavard e Bastoni, oltre a un lavoro di schermo di Calhanoglu", scrive La Gazzetta.
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