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TS: “È l’Inter, ma sembra sempre più la Juve. Stadio, U23, bilancio e bond: i piani di Oaktree”

Alessandro Cosattini Redattore 

L’era Suning, nel frattempo travolto dalla crisi finanziaria che ha portato tre holding riconducibili a Zhang Jindong a dichiarare bancarotta, è ormai alle spalle. Quella di Oaktree, che di fatto garantiva la continuità aziendale dell’Inter già dalla sottoscrizione - nel 2021 - del prestito da 275 milioni che ha portato il fondo americano a diventarne proprietario alla fine dello scorso campionato, è iniziata da tempo e fa vedere i suoi effetti. La domanda è quanto durerà: l’investimento del fondo ha una naturale data di scadenza nel medio periodo, ma non prima di aver consolidato il risanamento dei conti e avviato, se non concluso, il processo che porterà l’Inter ad avere uno stadio di proprietà, magari condiviso con il Milan.

Questo è un passaggio prioritario per Oaktree: si avranno aggiornamenti decisivi entro febbraio-marzo, quando i due club presenteranno al Comune di Milano il piano economico-finanziario per l’acquisizione dell’area San Siro.