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Inter, secondo scudetto gettato. Shock Bisseck, no sorpasso: tutto dipende dalla Champions

Inter, secondo scudetto gettato. Shock Bisseck, no sorpasso: tutto dipende dalla Champions - immagine 1
Il Napoli non va oltre il pare col Parma, ma l'Inter si fa recuperare dalla Lazio dopo essere stata due volte in vantaggio
Andrea Della Sala Redattore 

Serata drammatica in casa Inter. Il Napoli non va oltre il pari in casa del Parma, fa lo stesso l'Inter a San Siro con la Lazio. Due volte in vantaggio e due volte rimontata, la seconda volta su calcio di rigore per un mani di Bisseck. Scudetto sfumato per distrazioni e per un atteggiamento troppo rinunciatario.

Inter Thuram

"Alla fine di che cosa parliamo? Di uno scudetto buttato via dall’Inter. A meno di clamorose sorprese, non escludibili a priori, però improbabili, difficile che il Cagliari salvo non perda al Maradona, a meno che non accada qualcosa tipo Roma-Lecce 2-3 del 1986, il Napoli ha vinto il campionato nonostante a Parma non sia andato oltre il pareggio. L’Inter per due volte ha avuto in pugno la vittoria contro la Lazio e per due volte si è fatta riacciuffare. Decisivo il rigore provocato da Bisseck, una “bracciata” su Castellanos, con Pedro implacabile dagli 11 metri per il 2-2 definitivo. Il calcio sa esprimere una circolarità perfetta. Il campionato dell’Inter era cominciato in agosto a Marassi contro il Genoa, un 2-2 con rigore causato da Bisseck quasi alla fine e sempre di braccio, e praticamente si è chiuso qui, con un altro penalty causato dal giovane difensore tedesco, che contro la Lazio ha segnato il gol dell’1-0. Il ragazzo ha potenzialità notevoli, ma deve imparare a tenere a posto le mani e i gomiti", racconta La Gazzetta dello Sport.


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"È la seconda volta che Simone Inzaghi getta uno scudetto, la prima nel 2022 in favore del Milan. Inzaghi ha davanti sé un futuro immediato estremo: bianco o nero, tutto o niente. Se vincerà la Champions, verrà beatificato. Se la Champions gli sfuggirà, il “crucifige” sarà inevitabile. Il rammarico per questo titolo quasi regalato al Napoli è forte. L’Inter si è fatta male da sola più volte: all’inizio di aprile a Parma, a Pasqua contro il Bologna al Dall’Ara; in casa contro la Roma; ieri contro la Lazio. Sarebbero bastati due punti in più all’interno di questa quaterna per uno scudetto che dal punto di vista tecnico sarebbe stato (o sarebbe) legittimo per la superiorità dimostrata. Se però i conti non tornano, se lo scudetto lo vincerà il Napoli, vorrà dire che sono stati commessi tanti errori: per faciloneria, per presunzione, perché si è deciso di puntare tutto sulla Champions", aggiunge il quotidiano.