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Inter, svolta con Chivu: più rotazioni e gestione diversa rispetto a Inzaghi

Inter Chivu
Il turnover diventa centrale per ridurre rischi e rilanciare energie, con Sucic e i nuovi innesti pronti a dare alternative
Alessandro De Felice
Alessandro De Felice Redattore 

Il nuovo corso dell’Inter con Cristian Chivu è iniziato con l’obiettivo di rendere il passaggio da Inzaghi il meno traumatico possibile.

Il modulo di partenza resta il 3-5-2, senza escludere varianti future. I quattro acquisti estivi, insieme al rientro di Pio Esposito, hanno alzato il livello delle alternative, anche se solo Sucic appare in grado di scalare da subito le gerarchie. Lo zoccolo duro della squadra, invece, è rimasto intatto, scelta sottolineata con orgoglio da Marotta, come evidenzia il Corriere dello Sport.

Inter, svolta con Chivu: più rotazioni e gestione diversa rispetto a Inzaghi- immagine 2

Proprio il presidente nerazzurro ha indicato la novità principale: “Il turnover sarà più frequente”, ha dichiarato prima della gara contro il Torino. Una discontinuità rispetto alla gestione Inzaghi, dove le rotazioni erano ridotte per mancanza di alternative o per preservare equilibri interni. Ora dirigenza e staff condividono l’intenzione di valorizzare tutte le risorse a disposizione.

Il tema è anche di necessità: l’età media dell’undici titolare resta molto alta, superata solo da Bologna e Napoli. Per questo i due centrali difensivi potrebbero alternarsi per ridurre rischi di infortuni, così come Mkhitaryan, imprescindibile per Inzaghi, ma ora gestito diversamente da Chivu. Bastoni ha spiegato: “Chivu mi ha consigliato di andare in attacco meno volte, ma meglio”, segnale di un approccio volto a mantenere equilibrio, anche grazie a un impiego crescente di Sucic.

Inter, svolta con Chivu: più rotazioni e gestione diversa rispetto a Inzaghi- immagine 3

Le rotazioni coinvolgeranno anche Darmian, più impiegato da terzo di difesa dopo l’arrivo di Luis Henrique, e il reparto offensivo, dove Pio Esposito e Bonny hanno già dato risposte positive. L’obiettivo è ridurre il minutaggio di Lautaro e Thuram per preservarne lucidità. Resta da capire se le novità arriveranno già contro l’Udinese o dopo la sosta, in vista della Champions League.