È il momento decisivo (e intensissimo) della stagione e la squadra di Inzaghi deve gestire anche le emozioni
Questa sera il Napoligiocherà a Bologna e si vedranno gli effetti veri del pareggio dell'Intera Parma. È arrivato probabilmente perché la squadra nerazzurra ad un certo punto ha staccato la spina, forse con la testa già a Monaco. Ma è domani sera che si giocherà contro il Bayern la partita di andata dei quarti della Champions League. I numeri sono ancora dalla parte della formazione di Inzaghi.
Lo sottolinea il Corriere della Sera: "Ha una media punti in campionato superiore al Real Madrid, non viaggia a ritmi forsennati ma con questo passo può tagliare il traguardo scudetto a 83 punti. In Champions ha la difesa migliore (2 gol in 10 partite) e affronta adesso un avversario come il Bayern che ha il doppio di fatturato e di monte stipendi ma ha otto giocatori indisponibili per infortunio e che in Bundesliga, pur dominando e segnando quasi 3 gol a partita, ne subisce 1 di media".
"Ma bastano i numeri a dare fiducia a questa Inter? Basta il turnover scientifico con cui Inzaghi e il suo staff cercano di gestire le energie fisiche e mentali di una squadra che sabato a Parma è scesa in campo a 67 ore dal termine di un derby che vale la finale di Coppa Italia?", si legge anche.
Sul sottile filo del Triplete
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E la risposta è: "No, probabilmente non bastano, perché quando cammini sul filo del Triplete, sospeso fra la storia e il vuoto, serve qualcosa di più, che ti faccia andare oltre i calcoli. E l’Inter sente che questo è il momento per tirarlo fuori". In Champions, dove l'Inter ha sbagliato poco e niente. La gestione del turnover non ha portato sabato al finale sperato, un po' perché i big stanno facendo fatica per i troppi impegni e "la qualità della maggior parte dei riservisti sta latitando". Una partita ogni tre giorni, tra acciacchi e squalifiche. A Monaco non ci sarà Asllani, Bastoni dovrebbe esserci, ieri c'era cauto ottimismo sulla sua presenza.