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L'Inter ora deve inserire la quinta e accelerare. I due stop in campionato tengono la squadra di Chivu lontana dalla vetta, ora è tempo di spingere sull'acceleratore per cercare di rimettersi subito in pari con le altre squadre.
"Le due sconfitte consecutive non avevano comunque fatto alzare l’allerta interista: tutti dentro al club erano comunque convinti delle virtù di Chivu. Lo sono a maggior ragione adesso, dopo i passi avanti visti con Ajax e Sassuolo, e pazienza se l’iniziale spirito rivoluzionario si sia un po’ annacquato di fronte alla realtà. La presenza dei dirigenti resta una costante nelle lunghe giornate ad Appiano – dal presidente Marotta al direttore sportivo Ausilio, passando per il suo vice Baccin e per il vicepresidente Zanetti –, ma ci sono delle volte in cui la sponda dirigenziale è più strategica di altre. Ad esempio, il pronto soccorso societario era servito all’indomani della caduta allo Stadium, quando nel centro sportivo la voce di Chivu si era sentita potente e ferma, al massimo dei decibel. Aveva ricordato a tutti quanto possa essere grave ricadere nei soliti errori di superficialità. Quella sfuriata di dieci giorni fa, benedetta dal club, era stata necessaria per raddrizzare subito la rotta. Stavolta, invece, sempre di concerto con i dirigenti, l’atmosfera era ben più tranquilla e consapevole. In fondo, serviva solo fare un punto e nutrire l’ottimismo ritrovato. In più, immaginare i contorni della rimonta: proprio da qui parte infatti il patto collettivo, la risalita sarà la missione delle prossime partite", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Ieri ha chiuso per un normale giorno di riposo, lunedì invece ad Appiano c’era un certo fermento. E una sensazione chiara per tutti: il tappo è saltato, la stagione dell’Inter ora è partita definitivamente. E questa rosa, addestrata dalla mano di Chivu, ha tutto per avvicinarsi alla vetta. Si è parlato dei progressi — produzione offensiva, alternanza in avanti e a centrocampo e, soprattutto, condizione in crescita, vera differenza rispetto alla gestione passata —, ma anche di difetti ben marcati. Pesano le disattenzioni difensive e certi passaggi a vuoto. In ogni caso, saranno decisive certe rotazioni strategiche, man mano che la stagione entrerà nel clou e si giocherà ogni tre giorni. Le sfide col Cagliari fuori casa sabato e con la Cremonese a San Siro dopo una settimana, con in mezzo la prima casalinga di Champions contro lo Slavia Praga, sembrano piazzate lì apposta: aiutano a battere il ferro ora che è ben caldo. Poi arriverà la sosta e guai a raffreddare la temperatura: stavolta le due di campionato, che metteranno tra parentesi il turno europeo a Bruxelles col sorprendente Union SG, saranno scontri diretti e delicati, lontani da Milano. La Roma ha 3 punti in più dell’Inter, il Napoli cannibale 6 e prima sarà pure atteso dal Diavolo a San Siro: insomma, l’ottobre nerazzurro offre occasioni sparse per recuperare il terreno perduto. Meglio coglierle per tornare a guardare la classifica", aggiunge Gazzetta.
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