"A Monaco l’Inter ha potuto scegliere, come da regolamento spetta alla squadra in “trasferta”, l’orario in cui allenarsi per la rifinitura all’Allianz Arena. Inzaghi ha optato per lo slot 17.30-18.30, prima della quale (ore 16.45) andrà in scena la conferenza stampa. Il tecnico ha dunque lasciato al Psg l’altro orario, quello delle 19, più vicino all’ora in cui si giocherà la partita ma meno simile a quella in cui di solito i nerazzurri si allenano ad Appiano. L’idea è quella di cambiare il meno possibile la quotidianità, nell’avvicinamento al match. Il clima è buono, dentro la squadra, la tensione alta come normale che sia. Rispetto a due anni fa, non c’è un dubbio di formazione che agita la vigilia, come allora quello tra Dzeko e Lukaku. Per la verità, non era un dubbio neppure allora, c’era solo un giocatore che male aveva digerito la prospettiva evidente della panchina".
"Stavolta l’undici sembra scritto, visto che lo stesso Pavard - assente dalla sfida con la Roma del 27 aprile - sta dando buone risposte in allenamento: sarà il francese a completare il terzetto di difesa con Acerbi e Bastoni davanti a Sommer. Il resto sarà la “solita” Inter. Quella della doppia impresa in semifinale con il Barcellona, per intendersi. Nella speranza, tutta nerazzurra, che alla fine la sensazione di aver scritto la storia sia almeno pari rispetto al 4-3 di San Siro, se non maggiore", aggiunge il quotidiano.
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