"Chiamatelo pure Inzaghi-ball, di sicuro il piano tattico è stato rispettato alla perfezione. La figura di Sommer, in questo senso, è determinante. Lo svizzero ha un'abilità eccezionale nel gioco con i piedi. Ma è tutta l'Inter che ha recepito il messaggio: Pavard, per dire, con un'apertura di esterno ad attraversare l'area ha aperto una ripartenza. E poi Acerbi. E poi Bastoni. E poi Barella e Calha a giocare dentro la propria area. Neppure un pallone buttato, anche grazie al costante appoggio di Lautaro lassù: l'Inter è questa.
E (per fortuna degli occhi) non conosce altra via", sottolinea Gazzetta.
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