"È proprio nelle dichiarazioni che i due allenatori — uniti dal 3-5-2 — differiscono. Se per Conte il microfono è lo strumento per chiedere pubblicamente investimenti e protezione, Inzaghi dai tempi della Lazio ha imparato che meno critichi chi ti paga lo stipendio e meglio stai. Per il mercato, esiste la camera caritatis. Quest’anno sarà più ricco del solito, anche perché i nerazzurri hanno vinto al Tas la causa contro lo Sporting Lisbona per il cartellino di Joao Mario, che sarebbe potuta costare 30 milioni. Così, se il salentino talvolta è accusato di mettere le mani avanti, il piacentino viene tacciato di aziendalismo da quei tifosi che apprezzano i tecnici dalla voce grossa, quando si tratta di convincere i padroni a tirar fuori soldi per mezzali e centravanti. Ma di mercato si parlerà poi".
(Repubblica)
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