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Juve-Inter, Inzaghi: il faccia a faccia con Motta ha confermato una regola. Thuram…

Juve-Inter, Inzaghi: il faccia a faccia con Motta ha confermato una regola. Thuram… - immagine 1
I nerazzurri contro i bianconeri hanno vinto in trasferta una volta negli ultimi 11 anni. Inzaghi sfida Motta
Gianni Pampinella Redattore 

Quello che si appresta ad arrivare sarà un turno di campionato cruciale per la lotta scudetto e per la zona Champions. Infatti, tra domani e domenica si sfidano 4 delle prime cinque della classifica. Particolare attenzione sull'attesissima Juve-Inter. Come ricorda il Corriere della Sera, i nerazzurri contro i bianconeri hanno vinto in trasferta una volta negli ultimi 11 anni e contro cui non fa 4 risultati utili di fila (per ora sono 3) addirittura dal 1980.

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"Se lo Stadium è un tabù, c’è da aggiungere che Motta non è l’avversario prediletto da Inzaghi, anche se l’interista ha vinto 4 volte su 8. Dopo l’ultima rimonta juventina a San Siro, da 4-2 a 4-4, Simone disse «potevamo farne otto». Una frase a effetto che non è molto da lui e che lascia intravvedere il fastidio per non aver battuto un avversario che a fine ottobre di gol ne prendeva pochissimi e che sembrava già sconfitto sul piano tattico". 


"Già nel 2023, quando l’Inter faticava in campionato e non aveva ancora preso il volo in Champions, Motta aveva fermato i nerazzurri col Bologna. Quel ko e quello successivo a La Spezia rappresentano le ultime due sconfitte di fila in trasferta per Inzaghi, che reduce dal blackout di Firenze non ha nessuna intenzione di rinverdire la statistica. I danni che ha fatto Zirkzee come regista offensivo sulla trequarti difensiva interista sono stati notevoli. E quella zona di campo, se Calhanoglu non c’è o non è al top, resta un punto debole".

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"Undici mesi fa poi l’Inter si presentò al cospetto di Motta, appunto dopo quei due dispiaceri consecutivi, con lo stesso Calhanoglu, Acerbi e Thuram non al top, proprio come adesso (sul francese e la sua caviglia c’è fiducia). A tre giorni dalla sfida decisiva di Madrid con l’Atletico e nonostante un vantaggio che stava diventando rassicurante sulla Juve, Inzaghi si giocò il duello contro Motta come se non ci fosse un domani, vincendolo con un gol-manifesto, quello di Bisseck su assist di Bastoni, il centrale di sinistra che manda in gol quello di destra. Quella vittoria dispendiosa ebbe un peso nell’eliminazione ai rigori al Metropolitano. E il primo faccia a faccia con il Motta juventino ha confermato la regola: contro di lui Inzaghi sa di non potersi mai distrarre un attimo".

(Corriere della Sera)