"Per il walzer ballato in Europa fino a ieri, Inzaghi avrebbe meritato la gioia di una Champions. Poi, però, è calata questa notte orribile, che rischia di cambiare il cielo sopra la testa del tecnico e sopra quella di un’Inter da ricostruire, nel morale e in parte anche nello scheletro. Il post-finale dirà quale sentimento prevarrà nel cuore di Simone. La voglia di riprovarci dopo una annata di cadute a un passo dalla gloria o quel senso di fine ciclo, che a tratti si respirava ieri. Di certo, ripartire dopo la peggiore sconfitta della storia in una finale di Champions non è la più semplice delle imprese. A un misto di limiti fisici e psicologici dopo una stagione logorante, si è aggiunta infatti l’imprevedibile inadeguatezza all’evento di tanti big. Pure dalla panchina, però, è arrivata confusione, con cambi difensivi dopo un piano partita sbagliato sin dall’inizio".
"Il sogno di Icaro era quello di giocarsi fino alla fine ogni competizione, privilegio raro per qualsiasi squadra, ma il rischio di scottarsi con quelle due parole – “zero tituli” – era presente nella testa di tutti. Inzaghi, presto o tardi, riproverà con questa Coppa ma le parole di ieri, come quelle dei giorni precedenti, non hanno aiutato ad allontanare l’Arabia milionaria oltre le dune del deserto. Ciò che andrà cancellato dagli occhi, dal cuore e dalla mente è, invece, questa finale sciagurata", riporta il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)

