LEGGI ANCHE
Controllo
—Affidandosi ai lampi dei suoi campioni, insomma, Inzaghi è andato a riscaldarsi dal gelo con un vantaggio insperato. Ma in cuor suo immaginava che gestire il risultato sarebbe stato complesso: l’Inter di questa stagione soffre la tendenza ad accendersi e a spegnersi, senza preavviso. Ne è un’immagine rappresentativa Asllani, sostituto inadeguato di Calhanoglu a centrocampo e fischiato da San Siro. E così il Bologna, che pure aveva calato il ritmo e l’intensità, ha raggiunto l’equilibrio su un cross bucato da Dimarco e capitalizzato al massimo da Orsolini (assist) e Holm (gol). Curiosità: Holm non segnava dal 15 gennaio 2024, un anno esatto, quando giocava nell'Atalanta. A quel punto Italiano, ricordando la serie di punti buttati nell’ultimo quarto d’ora e soprattutto la beffa di domenica scorsa, ha virato su una strategia più accorta, chiudendo a cinque dietro con Erlic. È stato premiato: a parte un’occasione sprecata da Taremi, che aveva sostituito Lautaro, nessuno gli ha più dato fastidio. A fine partita Inzaghi, unico ammonito di una serata correttissima, è andato a protestare con Pairetto: certi passi falsi fanno venire i nervi", si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)