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È arrivato il momento della verità per l'Inter. In 22 giorni i nerazzurri scriveranno le pagine più importanti di questa stagione. Genoa, Napoli, Atalanta in campionato e poi la Champions, il doppio confronto con il Feyenoord. Il calendario dice che la parte del tabellone dei nerazzurri le permetterà di affrontare, qualora superasse gli olandesi, una tra il Bayern e il Bayer.
"Ma il vero nemico dell’Inter è l’Inter stessa, forte e autorevole in Europa, a volte disconnessa in campionato. Due sconfitte nelle ultime tre partite hanno fatto scattare l’allarme. Preoccupano, soprattutto, i cali di tensione, come a Firenze e nel secondo tempo in casa della Juve. Inzaghi ci sta lavorando. La sua squadra è tra le più vecchie della serie A e il peso di tante gare ravvicinate si sente. Nelle prossime tre settimane l’Inter giocherà in continuazione anche se 4 dei 7 appuntamenti di questo tour de force li affronterà nel suo stadio, senza lo stress dei viaggi e l’ultimo è dietro l’angolo, a Bergamo", si legge sul Corriere della Sera a proposito di questo nuovo intenso momento nerazzurro.
Poi le note sulla formazione con out Sommer contro il Genoa (e non solo, perché il rientro è atteso dopo la pausa) e al suo posto Josep Martinez, ex rossoblù. Il rilancio di Correa al posto di Thuram infortunato alla caviglia (rientrerà col Napoli, salterà pure la Coppa Italia). "Il dubbio di Inzaghi sono i tre diffidati: Bastoni, Barella e Mkhitaryan. A rischio Calhanoglu. Uno dei centrocampisti potrebbe riposare pensando al Napoli. Lo scudetto è anche una questione di dettagli. Asllani, Frattesi e Zielinski in preallarme. L’obiettivo immediato è tornare in testa: almeno per una notte", conclude il quotidiano.
(Corriere della Sera)
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