"Così, perché l’epica salta la logica e ha bisogno di una forza da contrapporre a un’altra, di un carattere da confrontare con un altro, di un cuore che pesi quanto l’altro, di un Barcellona che esalti l’Inter. Non è il vincitore a essere leggendario, è la sfida e l’epica si mostra, si rivela negli eccessi che trasfigurano. Come la maschera che diventa la faccia di Frattesi sconvolta dal gol. La bocca distorta, la lingua che penzola, la voce che strozza e la vista che si annebbia. La mappa di un volto che rinuncia ai propri connotati per diventare un tramite, un terminale di estasi. In una parola: epica", si legge ancora nello stesso articolo dedicato ad una partita che resterà per sempre nella storia del calcio italiano ed europeo.
(fonte: La Stampa)
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