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Non è il momento di risparmiarsi, cosa che per altro Lautaro non ha mai fatto. Men che meno alla vigilia di una semifinale di Champions col Barcellona che potrebbe regalare ai nerazzurri la finale di Monaco.
"Lautaro più Thuram. Perché conta anche l’effetto che si fa sugli avversari e non solo quello sui propri compagni. Un conto per il Barcellona è sapere di dover difendere sulla ThuLa, un conto è affrontare un’Inter senza quella coppia offensiva. Inzaghi questo lo sa bene. La sapeva prima dell’andata, al punto di non indugiare più di tanto nel lanciare Thuram dal primo minuto. E lo sa anche adesso con il suo capitano. Lo sa soprattutto dopo averci parlato, dopo aver visto nei suoi occhi la volontà di recuperare. Del resto, c’è poco da frenare a questo punto della stagione. Magari, fosse stata in un’altra posizione di classifica rispetto al Napoli in campionato, i ragionamenti sarebbero stati diversi. Qui invece si spinge sull’acceleratore, perché - per usare le stesse parole scelte sia Inzaghi sia da Flick dopo l’andata - a San Siro sarà una finale per arrivare in un’altra finale. Di più, se possibile, per Lautaro", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Che l’occasione di una rivincita la aspetta da due anni, da quella maledetta notte di Istanbul a cui fatica a ripensare, che fatica anche solo a rivedere quando i social o le tv gli ripropongono le immagini. Il capitano domani può guadagnarsi la possibilità di andare a Monaco, il 31 maggio. E di avvicinarsi a quel trofeo che gli manca per chiudere il cerchio: il Mondiale con l’Argentina, lo scudetto con l’Inter, ora il sogno Champions per piazzarlo in quel ristrettissimo club dei giocatori più vincenti di sempre, nella storia nerazzurra. Ecco perché Lautaro non sta lasciando nulla di intentato per accelerare il suo recupero: due sedute al giorno, particolari curati nel dettaglio e una predisposizione mentale che, in casi come questi, fa la differenza. La sua Champions fin qui dice 8 gol segnati, una rete ogni 87 minuti. E non è finita. A Barcellona lo temono, a San Siro invece i suoi tifosi lo aspettano. E lo vedranno, per forza lo vedranno", aggiunge Gazzetta.
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