Nelle prime due partite del Mondiale non si è vista un'Inter brillante, ma la squadra di Chivu ha tenuto botta e ha rimontato le gare ottenendo finora 4 punti. A trascinare l'Inter è stato, manco a dirlo, Lautaro Martinez.


news
Inter, da Lautaro un messaggio chiaro alla squadra. In campo e fuori l’esempio del capitano
"L’Inter di oggi ha poche certezze. Sta vivendo una fase di transizione, un torneo e un periodo dell’anno che non è né carne né pesce, una via di mezzo in cui poco c’è da guadagnare e tanto invece da perdere in termini di autostima. Lautaro è il proprietario del ristorante che si mette a servire ai tavoli e poi entra pure in cucina tirando fuori un piatto da tre stelle Michelin. È il riferimento di Chivu, è l’unico attaccante della vecchia Inter – giusto 20 giorni fa, ma pare un’eternità – a disposizione. È il campione che decide, con una giocata individuale, di aiutare il gruppo. Ed è anche il capitano che a fine partita si presenta davanti ai giornalisti e dice: «Dobbiamo sporcarci le mani, alzare il nostro orgoglio». È un messaggio chiaro alla squadra: c’è solo un modo di superare definitivamente la botta di Monaco, ovvero vincere le partite e aumentare il livello di fiducia. Ma per vincere, anche contro avversari sulla carta poco più che presentabili leggi Monterrey e Urawa, bisogna sudare, metterci di più, aggiungere ingredienti. Insomma, bisogna prendersela la svolta. Costruirsela, non aspettare che arrivi dal cielo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Lautaro ha capito prima di tutti che questo torneo può essere un’occasione. Di vittoria e di trofei, certo. Ma anche per pulire tutto lo sporco che la finale col Psg ha lasciato nelle teste nerazzurre. Ripartire la prossima stagione, il prossimo ritiro, con la pesantezza di quella sconfitta sarebbe la maniera peggiore di iniziare la nuova avventura. Il Mondiale è un aiuto, basta saperlo cogliere. Il capitano lo sta mostrando con i fatti. Siamo alla rete numero 17 del 2025, la 24esima di una stagione che non vuole finire mai. Ma per le vacanze c’è tempo. Lautaro è sudamericano. E come le squadre sudamericane in questo torneo va a mille, almeno in termini di intensità, di testa giusta, di atteggiamento mentale", aggiunge Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA