La classifica dei cannonieri di questa maxi-Champions è comandata a quota 12 da Raphinha, il capitano del Barcellona che entrambi vorrebbero sfidare a duello in semifinale. Kane sta due passetti più in giù del brasiliano, mentre Lautaro, fermo a 7, mai aveva toccato queste altezze in Champions. Ha segnato in tutte le sue ultime quattro e, se continuasse nelle buone abitudini stasera a San Siro, potrebbe diventare il primo interista a timbrare il cartellino in 5 presenze consecutive in questa Coppa. Martinez, già il miglior marcatore straniero della storia nerazzurra, ha solo due colleghi davanti in una singola stagione di Champions: Crespo era arrivato a 9 reti nell’edizione 2002-03, Eto’o a 8 nel 2010-11. Inseguendo lo spirito indomito dell’argentino, però, conta più un altro dato, ben diverso dai gol: tra i centravanti della competizione, Lautaro è anche il primo per contrasti. Ne vince 1,9 ogni 90’ e sono tutta sostanza. Molto più dell’inglese, stoccatore spietato ma pure maestoso regista offensivo, il nerazzurro in campo diventa anche il primo dei difensori di Simone.
"Alla fine dell’andata, Kane aveva lanciato in simultanea al tecnico Kompany un amo, sperando che l’Inter restasse attaccata. Entrambi avevano punzecchiato i nerazzurri, parlando di celebrazioni esagerate all’Allianz, come se Inzaghi e Lautaro fossero già convinti di aver passato il turno. L’argentino avrà pure segnato meno del super-rivale - “solo” 208 reti totali in carriera -, ma oggi sul tavolo appoggia un paio di scudetti e di Coppe America più, soprattutto, un Mondiale", scrive Gazzetta.
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