Nonostante tre vittorie su tre partite e tredici gol segnati, il destino dell'Italia di Gattuso sembra scritto: playoff. La Norvegia, infatti, potrebbe blindare, di fatto, il primo posto vincendo contro l'Estonia domani. Haaland e soci hanno 18 punti dopo 6 partite, l'Italia è a 12 dopo 5 ma la differenza reti premia i norvegesi (+26) rispetto agli azzurri (+7).

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Libero su Gattuso: “Ha capito la malattia della Nazionale. Ed era dai tempi di Conte che…”
"L’opera più importante che Gennaro Gattuso sta compiendo sulla panchina dell’Italia non si vede in campo, ma si percepisce nell’aria che si respira a Coverciano e dintorni - ovvero, lungo tutto lo Stivale. È l’”Educazione Gattusiana”, un corso intensivo per insegnare a una nazione intera a pensarsi per ciò che è oggi: una squadra da playoff. In questi primi mesi di gestione, il Mondiale è sempre stato trattato come un oggetto lontano, da non nominare, e soprattutto da non associare mai più alla retorica dell’Italia che deve andarci per diritto sportivo", si legge su Libero.
Sempre il quotidiano, poi, entra nel dettaglio e sottolinea alcuni meriti del nuovo CT: "Il ct ha iniziato subito a nominare i playoff, mai ha detto che si sarebbe guardata la Norvegia nella speranza di agganciarla. Mai. Ha capito che la malattia della Nazionale, a tutti i livelli, era la presunzione. La convinzione che siamo l’Italia, abbiamo quattro stelline sul petto e quindi al Mondiale ci andiamo. Era dai tempi di Conte che non c’era un ct che evitava frasi fatte o paroloni. Quel biennio lì fu operaio nel profondo, venivamo da un Mondiale fallimentare e da un vuoto di talento. Peccato che fosse il biennio dell’Europeo, con qualificazioni più gestibili. Lo spirito, però, era quello che ci dovrebbe essere ora e che Gattuso sta ricostruendo: pensarsi come una squadra inferiore alle top e recitare la parte dell’underdog".
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