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Nel regno di Luis Enrique, il centro di lusso dov’è rinato il PSG… con 300 mln: tutti i segreti

Alessandro Cosattini Redattore 
Alla scoperta del centro sportivo di lusso del PSG, dov'è rinata la squadra francese con Luis Enrique: è costato 300 milioni di euro

Alla scoperta del centro sportivo di lusso del PSG, dov'è rinata la squadra francese con Luis Enrique. Ne parla oggi il Corriere della Sera in vista della finale di Champions League contro l'Inter del 31 maggio (qui dove vedere la gara in chiaro in tv):

"Nel Campus del Psg, il suo regno da due anni, Luis Enrique tiene allenamenti maniacali e conferenze stampa con il tono abituale, corretto e sbrigativo. L’unica volta in cui si è lasciato un po’ andare, qualche mese fa, è stato a proposito della figlia Xana, scomparsa a soli nove anni: «Ho una foto incredibile con Xana nella finale di Berlino (2015, vittoria sulla Juventus per 3-1, ndr), dove pianta una bandiera del Barça sul terreno di gioco. Spero che mia figlia possa farlo di nuovo per il Psg, a Monaco. Lei non ci sarà fisicamente, ma sarà con me spiritualmente, e questo è quello che conta di più». La finale di Monaco è arrivata, ormai, carica di significati enormi per il coach «Lucho», il Psg e Parigi.

Il Paris Saint-Germain nato nel 1970 arriva alla finale di Champions League per la seconda volta nella sua storia, la prima davanti ai tifosi (nel 2020 perse contro il Bayern nello stadio vuoto per il Covid). Che differenza di storia con l’Inter fondata nel 1908, tre coppe conquistate e altre tre finali giocate. Un patrimonio diverso anche per i centri di allenamento: dal 1962 Appiano Gentile per l’Inter, e da appena due anni il Campus di Poissy per il Paris Saint-Germain.

Ma è qui, in questo centro immenso e iper-moderno a mezz’ora d’auto da Parigi, che nell’estate 2023 Luis Enrique ha cominciato il cammino verso Monaco 2025. Il tecnico spagnolo ha preso una squadra disorientata, in preda ai dubbi dopo l’addio annunciato di Kylian Mbappé, e ne ha cambiato il gioco e la mentalità. È nel Campus Psg, aperto proprio nei giorni del suo arrivo a Parigi, che Enrique ha trasformato la fragile équipe delle star in un collettivo disciplinato, concentrato, sicuro dei propri mezzi.


Quando è arrivato a Parigi, nell’estate del 2023, l’allenatore ha scelto di non andare in albergo in attesa di trovare casa ma di dormire nel Campus appena aperto, disegnato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte e costato 300 milioni di euro al Qatar Sports Investments, il fondo qatarino proprietario della società. Sedici campi di calcio, 150 mila metri quadrati che oggi ospitano 180 atleti professionisti e giovani tra i 13 e 19 anni, tre classi di scuola media e nove di superiori, 250 dipendenti. Ma allora Luis Enrique era da solo, nella stanza 304, a studiare il profilo dei suoi nuovi giocatori, in attesa di essere raggiunto dalla famiglia. Ci rimase quattro mesi, «un matto», diceva il direttore sportivo Luis Campos.

«Sono stato il primo a dormire qui, e se qualcuno lo ha fatto prima di me, era illegale — dice adesso ridendo —. È un posto importante per noi perché è moderno ma senza lussi, tutto è pensato per lavorare nelle migliori condizioni ma lontano da distrazioni. Una meraviglia». In questa specie di cittadella fortificata del football nella campagna a ovest di Parigi, Luis Enrique ha fatto installare una piattaforma per controllare dall’alto gli schemi studiati, altoparlanti per simulare il boato dei tifosi e abituarsi a comunicare comunque con i giocatori, e schermi giganti per rivedere in diretta le azioni appena provate.

Luis Enrique è stato, da allenatore del Barcellona, il protagonista della famigerata remontada, la catastrofe epocale che ancora turba i sonni dei tifosi parigini. Marzo 2017, ottavi di Champions: il Psg vince in casa 4-0, e perde incredibilmente 6-1 il ritorno a Barcellona con gol decisivo preso al 95’. Quella batosta farà parte, per anni, dell’anima della squadra, lo spettro che arriva ogni volta che il Psg sembra vicino al trionfo. Ci voleva Luis Enrique per provare a esorcizzarlo, e solo una vittoria a Monaco potrà riuscirci", si legge.