Il nuovo tecnico dell'Inter, Cristian Chivu, vuole partire forte nella prossima stagione. Per questo chiede alla squadra grande intensità in questa preparazione che la squadra sta svolgendo ad Appiano Gentile.


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Inter, da Inzaghi a Chivu: ad Appiano si vedono le differenze. “Giocatori stremati, ma motivati”
"Un dittatore democratico. Risponde così Cristian Chivu, col sorriso accennato e l’occhio furbo. Ha ereditato l’Inter da Simone Inzaghi e almeno tatticamente non l’ha rivoltata come un calzino. Gli si attribuisce il merito (e l’intelligenza) di una rivoluzione soft, ma la preparazione cominciata dieci giorni fa di morbido ha ben poco. Chi vive alla Pinetina — calciatori compresi — ne vede eccome di differenze, a furia di tirare il fiato durante le doppie sedute di allenamento. Il romeno è così, uno tosto: personalità, consapevolezza e quella ruvidezza mascherata, esattamente come era da difensore", racconta il Corriere della Sera.
Chivu è ripartito da zero con una squadra non abituata a doppie sedute quotidiane, ciascuna di un’ora e mezza (30 minuti in più rispetto a quelle di Inzaghi) precedute da una seduta in palestra, per ridurre il rischio infortuni. Corpo, mente, ritmo, attenzione alle tabelle alimentari.
"Questione di velocità, quella che l’allenatore arrivato dal Parma pretende nel pensiero, nel pressing e nel palleggio, tutto sempre orientato in verticale. Lo chiede ai suoi con insistenza e finora con discreto successo. Il racconto da Appiano è di giocatori stravolti, stremati dal nuovo metodo ma assai motivati, con loro Chivu ha stabilito rapporti fatti anche di colloqui, di gruppo e individuali. «Sto lavorando sull’empatia», ha detto nel giorno del raduno. I risultati: ha riportato la calma dopo la tempesta post Mondiale per club, ricomposto il triangolo Lautaro-Calhanoglu-Thuram", aggiunge il quotidiano.
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