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CdS – Mkhitaryan, finale e poi bivio. Col City era ko, a Monaco la chance della vita

CdS – Mkhitaryan, finale e poi bivio. Col City era ko, a Monaco la chance della vita - immagine 1
Uno dei giocatori più impiegati da Inzaghi, l'armeno sarà importantissimo per qualità ed esperienza nella gara contro il PSG
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Una nuova occasione, a 36 anni. Passa nella testa e nei piedi di Henrikh Mkhitaryan che di finali di Champions ne ha conquistate due ma uno non l'ha giocata perché nel 2023 un problema muscolare alla coscia sinistra lo aveva messo ko proprio in vista della finale di Istanbul. Niente da fare nonostante un disperato tentativo di recuperare per quella partita che però non ha potuto giocare da titolare. Era entrato solo nel finale. Una beffa nella beffa di quella finale persa uno a zero contro gli uomini di Guardiola. 

CdS – Mkhitaryan, finale e poi bivio. Col City era ko, a Monaco la chance della vita- immagine 2

"Stavolta però è tutto diverso, l'armeno vuole giocarsi al meglio la chance di alzare al cielo con l’Inter il trofeo più importante a livello di club. Tra l'altro quella di sabato prossimo rappresenta per Mkhitaryan la finale per eccellenza, visto che oltre al precedente del 2023 aveva dovuto saltare anche l'atto clou di Europa League nella stagione 2018/2019 per motivi politici, con Chelsea-Arsenal giocata a Baku in un periodo di fortissime tensioni internazionali tra Armenia e Azerbaigian. Oltre a questi due precedenti, il centrocampista però in finale ha anche esultato in passato vincendo a livello continentale sia la Conference League con la Roma nel 2021/22 sia l'Europa League con il Manchester United nel 2016/17", si legge a proposito del curriculum europeo del centrocampista nerazzurro sul Corriere dello Sport. 


Non ha giocato a Como per recuperare energie e sarà in campo da titolare contro il PSG insieme a Barella e Calhanoglu. Qualità ed esperienza a servizio di Inzaghi che lo ha impiegato tutte le volte che ha potuto: "è il quarto giocatore di movimento più impiegato di tutta la rosa di Inzaghi, con 3.482 minuti già disputati in tutte le competizioni dietro ad altri tre pilastri come Bastoni (3.836’), Barella (3.717’) e Lautaro (3.643’)". 

La finale di Monaco potrebbe essere decisiva per il suo futuro. "Per Mkhitaryan è ancora più importante e inevitabilmente si lega alla scelta di ritirarsi o meno a fine stagione. Il suo contratto con l’Inter scade nel 2026, ma di recente il giocatore ha parlato di annata più faticosa di sempre e di poter abbandonare il calcio giocato dopo aver trascorso così tanto tempo ad altissimo livello. Un altro anno in nerazzurro, magari con un minutaggio più ridotto, potrebbe essere utile eventualmente per fare da chioccia a possibili nuovi innesti più giovani, a cui lasciare in eredità il centrocampo. Se ne parlerà però soltanto dopo la finale di Champions". Un torneo che ha giocato in pratica tutto se si pensa che è rimasto in panchina solo contro Feyenoord e Bayer Leverkusen.

(Fonte: Corriere dello Sport)