Finalmente domenica sera ha avuto la sua occasione per mettersi in mostra: Luis Henrique si è presentato a San Siro, stavolta non per una manciata di minuti ma per un importante spezzone di gara. E il brasiliano è al lavoro per entrare sempre di più con forza nelle scelte di Chivu, come si legge sul Corriere dello Sport: "Senza considerare la parentesi del Mondiale per club, a distanza di alcuni mesi c’era tanta attesa per toccare con mano il suo reale inserimento nella nuova Inter di Chivu. Il primo vero spezzone di gara per Luis Henrique è arrivato domenica scorsa contro il Sassuolo, quando ha preso il posto di Dumfries sulla corsia destra per gli ultimi 25 minuti. Nelle altre occasioni era sempre rimasto in panchina e i 4 minuti giocati con il Torino, a risultato pienamente acquisito, non avevano fatto testo. Stavolta l’ex Marsiglia è riuscito a dimostrare le sue doti da dribblatore, entrando in campo con il piglio giusto e rimanendo fino in fondo al centro della scena, come dimostra lo zampino sull’autogol causato da Carlos Augusto e l'idea di innescare l’azione che poi ha portato alla rovesciata di Pio Esposito.

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Ecco perché l’Inter ha preso Luis Henrique! “E lui adesso dopo Sassuolo ha intenzione di…”
Dopo l’avvio di stagione vissuto nelle retrovie una prestazione così da subentrato non potrà che fare bene all’autostima di Luis Henrique, di certo dotato di ottime qualità tecniche (come dimostrato anche l’anno scorso in Francia), ma chiamato ad acquisire un certo grado di sicurezza nell’eseguire quelle giocate che da sempre sono nelle sue corde. L’Inter lo ha scelto anche per questo, con l’obiettivo di portare in rosa un giocatore diverso dagli altri esterni in termini di caratteristiche, ossia in grado di saltare l’uomo ed essere predisposto al dribbling per rifornire le punte in area di rigore.
Serviranno ulteriori controprove, ma le prossime partite (sulla carta) più agevoli potranno semplificare il rodaggio del giocatore verdeoro tra Cagliari, Slavia Praga e Cremonese prima della prossima sosta per le nazionali. Proprio l’indole del brasiliano nell’uno contro uno, potrà tornare utile nelle sfide più bloccate e rognose, dove la giocata individuate può spezzare l’equilibrio con avversarie più inclini a chiudersi nella propria metà campo.
L’intenzione di Luis Henrique è quella di entrare in maniera fissa nelle rotazioni, essendo arrivato come alter ego di Dumfries sul versante destro, ma potendosi disimpegnare anche sull’altra fascia quando magari Dimarco dovrà tirare il fiato. L’Inter punta forte su di lui, come dimostra anche l’investimento da 23 milioni più 2 di bonus per un giocatore di 23 anni che può avere anche margini di crescita ulteriori, soprattutto trovando continuità nel confrontarsi con un campionato ben diverso rispetto alla Ligue 1 che aveva vissuto con De Zerbi a Marsiglia".
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