E ancora l'elogio del calcio imprevedibile dell'allenatore spagnolo che tiene l'equilibrio e fa "football relazionale all'ennesima potenza. Calcio in armonia costruito senza stelle ma con la forza di idee e gruppo". Mentre l'Inter diventa "incomprensibile come atteggiamento al di là degli errori individuali e i gol parigini sembrano quelli classici da calcetto con una squadra che si diverte e l'altra che subisce senza provare ad opporsi". Così "Luis Enrique fa triplete così come fece alla guida del Barcellona. Si illumina la Tour Eiffel e il volto di Donnarumma, si spengono le luci a Milano per la seconda coppa più bella volata via in tre stagioni. Mai una finale si era chiusa con uno spread così", chiude il giornale.
(Fonte: La Stampa)
© RIPRODUZIONE RISERVATA




/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)