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Scamacca, nel 2023 poteva essere Inter ma scelse l’Atalanta. Stasera il duello con Thuram

Andrea Della Sala Redattore 
Da una parte l'italiano che era stato scelto per sostituire Lukaku. Dall'altra il francese che deve confermarsi al suo livello

Da una parte Scamacca che era stato scelto per sostituire Lukaku. Dall'altra Thuram che deve confermarsi al suo livello

"Estate del 2023, i giorni della “sparizione” e del tradimento di Romelu Lukaku. Inter scossa, stralunata: chi se lo sarebbe mai aspettato? Per sostituire il centravantone belga, Beppe Marotta e Piero Ausilio pensano a Gianluca Scamacca e trattano con il West Ham, il club inglese “proprietario” del cartellino del giocatore. Un affare complicato, sul filo dei milioni. Il West Ham non cede. L’Atalanta si inserisce, offre di più e convince l’attaccante. Inter beffata, sia dall’Atalanta sia dal giocatore. In quel mercato, all’Inter era arrivato Marcus Thuram, a paramentro zero. Se Scamacca fosse andato a Milano, avrebbe giocato assieme al francese (e a Lautaro). Una gigantesca porta girevole: chissà che cosa sarebbe successo se Scamacca avesse varcato il portone di viale della Liberazione, dove si trova la sede dell’Inter", racconta La Gazzetta dello Sport.

"Scamacca e Thuram sono attaccanti abbastanza diversi, dunque compatibili: avrebbero potuto giocare in coppia. Sono due torri complementari. L’atalantino è un centravanti classico, riempie l’area. L’interista dà il meglio di sé quando può allungare la falcata e lanciarsi in profondità. Nella stagione in corso ha segnato di più Thuram, 9 gol in 17 presenze globali, in tutte le competizioni, contro le 6 reti in 15 gare di Scamacca, tra Italia ed Europa. il 1° gennaio, Scamacca compirà 27 anni e non si può dire che abbia mantenuto le promesse, l’impressione è che non abbia dispiegato l’intero potenziale. Il tempo non gli manca, ma deve accelerare. Thuram, a 28 anni, è più definito ed “arrivato”. Scamacca non è andato oltre le aspettative, non ancora. Thuram forse sì e deve mantenere il livello. Tutti e due amano i gol difficili, tra colpi di tacco, torsioni e girate", spiega Gazzetta.