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Spalletti: “Mourinho? Una frase fu proprio acida. Prima di un derby a Roma gli consigliai di…”

L'elogio di Mou
Redazione1908
Spalletti: “Mourinho? Una frase fu proprio acida. Prima di un derby a Roma gli consigliai di…”- immagine 2

Luciano Spalletti dedica un intero capitolo del suo nuovo libro all'elogio e all'analisi degli allenatori incontrati, conosciuti e ammirati. Non poteva mancare in questo carosello il nome di José Mourinho. Del portoghese Luciano esalta la fondamentale capacità di saper parlare ai media e ai tifosi: "José è il numero uno in questo. Un grandissimo allenatore. Uno che sa sempre come si fa. Ha quella capacità di farti arrivare in qualunque lingua quello che pensa. Mourinho è un plus per i giocatori che guida, ma anche per quelli che lo incontrano da avversario. Batterlo ha un sapore speciale perché significa battere un uomo che si avvia a diventare una leggenda, e forse lo è già".

All'inizio ci siamo un po' beccati, lui all'Inter, io alla Roma, in lizza per tutto, coppe e campionato. Lui usa le parole come un boxeur, punta a farti male, a mandarti al tappeto. Ci riesce benissimo, tirò anche a me un paio di filastrocche delle sue, la più acida quella degli "zero tituli". Però covava tra noi questa stima reciproca da sempre e oggi abbiamo un ottimo rapporto, io e Mou. Fu lui a chiamarmi "Spallettone" e ora lo fanno un po' tutti, perché Mourinho è con David Beckham il più grande influencer del calcio moderno. Detta le mode, i pensieri e le parole.