LEGGI ANCHE
Dal Genoa all'Inter
—Certo è che a inizio stagione, anche alla luce dell’investimento fatto da Oaktree, tutto si pensava fuorché di arrivare a metà dicembre senza aver mai visto in campo Martinez. L’esordio arriverà giovedì in Coppa Italia con l’Udinese ma sarebbe stato lecito attendersi ben altro impatto da parte dello spagnolo nelle gerarchie in porta. Non è dato a sapersi se questo è dovuto a un carattere piuttosto introverso del ragazzo (Onana, dopo le prime panchine, aveva chiesto a gran voce spazio ricordando le promesse fatte ai dirigenti...), certo è che umano pensare che Martinez debba ancora metabolizzare completamente il salto triplo fatto passando dal Genoa all’Inter dove il ruolo del portiere è diametralmente diverso anche per il numero di volte in cui viene chiamato in causa in partita.
Inter convinta della scelta
—Di certo l’Inter non ha intenzione di rimangiarsi la scelta fatta: non c’è minimamante l’idea di darlo in prestito (andrebbe preso un vice e Di Gennaro tornerà solo tra febbraio e marzo dopo l’operazione alla mano sinistra) anche perché la scelta di prenderlo è stato lungamente ponderata da Ausilio e Baccin. «Se l’Inter ha scelto Josep, è perché era convinta al cento per cento del suo livello - ha detto qualche giorno fa a calciomercato.it il suo procuratore Sergio Barila - Adesso sta andando in campo un altro portiere, ma quando lui giocherà, dimostrerà che la scelta del club è stata giusta. Martinez rispetta le decisioni dell’allenatore. Lui lavora per essere pronto a dare il massimo quando arriverà il suo momento. Se ha scelto l’Inter, è perché è convinto di poter fare il portiere dell’Inter per tanti anni». Già, anche se l’anticamera sembrava essere più corta", si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)