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Il nuovo arrivo in casa Inter Sucic ha fatto subito vedere, fin dai primi allenamenti, di avere talento e di poter essere un titolare a centrocampo. Chivu ci pensa già per l'esordio nel Mondiale per Club contro il Monterrey.
"Sucic ha immediatamente dimostrato a tutta la compagnia di poter stare nella primissima fila: questione di tocco ben educato, fisico possente e voglia di esplodere rapidamente. Prendersi l’Inter già da questo Mondiale per club è la più alta missione. Se con Chivu Petar aveva avuto modo di allenarsi già una volta, quello catturato dallo scatto nerazzurro era il primo momento di vera conoscenza al lavoro con Lautaro. Sucic sembra osservarlo con l’ammirazione che si deve a un leader: da quel momento i due hanno parlato a lungo, sintonizzarsi dall’inizio è necessario", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Primo allenamento assieme a Barella, più Zielinski, Asllani e Frattesi: aggiungendoci l’eterno Mkhitaryan e Calhanoglu che salterà la prima, ecco finalmente l’intero reparto in mano all’allenatore. Se la mediana in epoca Inzaghi sembrava incisa nella pietra, adesso sembrano aprirsi scorci e possibilità. Sucic è pronto a scattare per avvicinarsi, passo dopo passo, ai titolari. Contro il Monterrey manca il regista, e in questa nuova nascente era non è Asllani l’unica opzione possibile. L’albanese, a cui è interessata la Fiorentina, parte in pole, anche solo per continuità col passato, ma proprio Sucic sgomita per iniziare dal 1’, magari con spostamento di Barella o Micki in mezzo. Saranno decisivi gli ultimi allenamenti, intanto in quello di ieri, aperto ai media per 15’, Petar ha continuato a lasciare sensazioni positive: sa giocare ad alta frequenza, come nell’esercitazione di prima, e usare il fisico. Chivu è pronto a traghettarlo nel futuro, Lautaro a insegnargli l’antico valore della maglia: tutto si lega insieme, come in una foto che è un’opera d’arte", aggiunge Gazzetta.
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