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Thuram, dal sogno Psg alla realtà Inter. Marcus è alla quarta finale: il bilancio

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Lautaro, come detto ieri da Inzaghi, ha recuperato e ci sarà. Al suo fianco Thuram pronto a vivere una notte indimenticabile
Andrea Della Sala Redattore 

La ThuLa guiderà l'attacco dell'Inter a Monaco nella finale di Champions col Psg. Lautaro, come detto ieri da Inzaghi, ha recuperato e ci sarà. Al suo fianco Thuram pronto a vivere una notte indimenticabile.

"A Parigi c’è un ragazzo con un cimelio custodito in cassaforte: le scarpette di Messi al Barcellona. Un regalo di Marcus Thuram, nato a Parma e cresciuto sulla Senna, il fiume che l’ha cullato da bambino e che ogni tanto lo riaccoglie da adulto, in vacanza. Un pomeriggio di tanti anni fa, mentre gironzolava tra Montmartre e Pigalle, infilò la mano nello zaino, tirò fuori un paio di Adidas di Leo e le regalò a un amico. I due giocavamo insieme all’Olympique de Neuilly, squadretta parigina lungo il fiume, e Tikus se n’è sempre pentito. Chissà adesso quanto valgono. Marcus sognava di giocare al Parco dei Principi, nel 2023 fu cercato dal Psg, ma il destino l’ha portato a giocarsi la prima finale di Champions proprio contro la squadra della città che l’ha visto crescere", scrive La Gazzetta dello Sport.


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"Marcus ha scherzato ieri durante la conferenza del media day di Appiano, quando il centro sportivo nerazzurro ha ospitato oltre duecento cronisti di tutti i Paesi. Presente anche Titì Henry, con cui ha chiacchierato in campo dopo averlo abbracciato". 

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"Marcus ne ha giocate quattro e ne ha saltata una per infortunio, la Supercoppa di quest’anno. Nel 2019 ha perso l’ultimo atto della Coppa di Lega francese contro lo Strasburgo. Thuram giocava col Guingamp e si divertiva come esterno. Inzaghi l’ha reso una punta d’assalto. Nelle altre tre finali si è distinto con due vittorie e una sconfitta. Le prime all’Europeo Under 19 nel 2016 e in Supercoppa Italiana nel 2023. L’unico ko se lo ricorderà a vita, però: stadio nazionale di Lusail, Francia-Argentina, il miracolo di Martinez sul suo amico Kolo Muani e il rigore decisivo di Montiel. Mondiale a Messi. L’unico della sua cerchia ad aver festeggiato sarà stato quel suo amico con le scarpe", aggiunge il quotidiano.