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Il Times su Mkhitaryan: “Mou lo faceva impazzire. Eccezionale con l’Inter, a 36 anni vuole…”

Redazione1908
Il Times su Mkhitaryan: “Mou lo faceva impazzire. Eccezionale con l’Inter, a 36 anni vuole…”- immagine 2

"Dopo un inizio di stagione traballante, Mkhitaryan sta giocando uno dei migliori campionati della sua carriera con la squadra di Simone Inzaghi, capolista della Serie A. All'età di 36 anni, con l'attaccatura dei capelli un tempo folta ormai devastata dalle increspature di una riga sulla nuca, ha giocato il quarto minutaggio più alto di qualsiasi giocatore di campo nella squadra nerazzurra, sotto la guida di un allenatore che sembra apprezzarlo profondamente", scrive il Times a proposito dell'attuale stagione di Henrik in nerazzurro. Gli elogi di Inzaghi al centrocampista non si contano: super intelligente, sempre al servizio della squadra. Proprio per questi motivi Inzaghi difficilmente ci rinuncia. Ma l'articolo inglese si concentra sulla motivazione che sta permettendo a Mkhitaryan di giocare ad un livello così alto nonostante gli anni che passano. "Rimanere ai massimi livelli del calcio di club dopo i 35 anni è un'impresa rara e impegnativa. Chi ci riesce è spinto da molte cose: un desiderio implacabile di dimostrare che la gente ha torto, l'accumulo di record e numeri, il richiamo di un premio sfuggente, o il puro amore per il gioco e le sue emozioni che rasentano la dipendenza. Ma per Mkhitaryan la motivazione principale non è nessuna di queste cose. Suo padre, Hamlet, un calciatore professionista che ha giocato per l'Ararat Yerevan nella massima serie sovietica e per il Valence nella Ligue 2, è morto di un tumore al cervello quando aveva 33 anni. Henrikh ha parlato di come la sua “spinta” sia quella di “continuare il percorso che lui non ha finito [nel calcio]”. Gli anni che sta vivendo ora, nell'autunno della sua carriera, sono le stagioni che suo padre non ha mai avuto", scrive il Times. La verità è che Henrik Mkhitaryan non ha paura del tempo che passa.