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Inter, Inzaghi si affida a tre senatori. Non solo Lautaro, c’è un leader per reparto

Inter, Inzaghi si affida a tre senatori. Non solo Lautaro, c’è un leader per reparto - immagine 1
Le energie vanno ricaricate, si gioca ogni due giorni. Sarà fondamentale chi saprà trascinare il gruppo a fare lo sforzo in più
Andrea Della Sala Redattore 

Si gioca sempre, ogni tre giorni. Normale ci sia stanchezza, ma l'Inter ha ancora tanta voglia di vincere. E per farlo deve andare oltre le energie fisiche e mentali. Servono i leader che trascinino il gruppo oltre la stanchezza, oltre la fatica. E Inzaghi li ha individuati.

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"Non si può non partire da Lautaro, pensando agli uomini chiave di questo finale di stagione dell’Inter. Nella Champions il Toro ha già lasciato il segno, sullo scudetto ha tutta l’aria di chi vuole marcare la differenza come fatto per la seconda stella. L’argentino sa essere utile sempre, anche quando come a Bologna i palloni giocabili sono stati pochissimi e l’assistenza dei compagni praticamente nulla. Resta lui, la certezza cui appoggiarsi in fase offensiva", analizza La Gazzetta dello Sport.


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"A centrocampo Barella, per forza. Lui più di Calhanoglu, che ogni tanto ha qualche battuta a vuoto e la lampadina spenta. Lui anche più di Mkhitaryan, che accusa la carta d’identità, quest’anno come mai. In difesa è giusto citare Acerbi. «Ti dovrebbero clonare», gli hanno urlato i tifosi dopo il Bayern. Anche a Bologna, pur dentro una partita complicatissima, è stato il migliore dei suoi e non ha sofferto il centravanti avversario. È la certezza cui si appoggia Inzaghi, per avvicinare anche in campionato il rendimento difensivo tenuto in Europa. Serve uno scatto in avanti, per il tricolore, quello decisivo. E Acerbi è pronto a garantirlo. Lui come Barella e Lautaro: Inzaghi sa che da questi tre non arriveranno delusioni da qui al 25 maggio", scrive La Gazzetta.