Oggi l’Inter non poteva essere in una condizione migliore di quella attuale. Certamente non nelle due coppe, ma con ogni probabilità neppure in campionato: sì, nella corsa con il Napoli (e l’Atalanta) sono stati lasciati alcuni punti per strada, ma trattasi di un inevitabile dazio pagato all’idea di inseguire tutto, senza mettere nulla in secondo piano, come invece accaduto lo scorso anno correndo verso la seconda stella. Il risultato si vedrà alla fine, ma intanto è giusto dare un’occhiata a chi è nelle stesse condizioni dell’Inter. Solo altre tre squadre, tra i campionati top d’Europa, possono puntare al Triplete come l’Inter: le due di Madrid, Real e Atletico che peraltro si affrontano in questi ottavi di finale, e il Barcellona. Già questo dato dà la dimensione del momento che sta vivendo l’Inter.
"Momento studiato, non occasionale. Momento che il mondo nerazzurro vive con convinzione, con orgoglio, ma pure con un pizzico di leggerezza: non fosse così, Inzaghi non avrebbe volutamente “giocato” sul tema a Rotterdam. Ma una cosa è lampante anche ai più distratti: la testa è sintonizzata sulle frequenze giuste. Ora è il momento di ritrovare le gambe, che sono affaticate. E lo sono perché la gestione di alcuni reparti non è stata possibile, per via degli infortuni. Inzaghi però da questo punto di vista non molla. L’utilizzo di Asllani e Zielinski in Olanda, lasciando a riposo Calhanoglu e Mkhitaryan, dà la dimensione esatta di quel che dovrà inevitabilmente essere anche nelle prossime settimane. Molte partite, anche quelle importanti di campionato, saranno giocate dalle seconde linee. L’obiettivo è duplice: risparmiare minuti a chi ne ha accumulati tanti e far crescere la fiducia di chi lavora dietro", aggiunge Gazzetta.
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