Quando Cristian Chivu ha accettato la panchina dell'Inter sapeva che sarebbe stata una sfida molto impegnativa. Per le pressioni che genera, ma anche per il momento che sta attraversando lo spogliatoio. Oggi, alla terza di campionato, nel derby d'Italia contro la Juventus serve già un segnale importante. Sullo stato dei nerazzurri si sofferma TuttoSport in edicola stamattina:

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TS – Inter a fine ciclo, ma non finita: c’è una differenza su cui lavora Chivu
"Per l’Inter conta di più, ma per la Juve può essere una svolta. Questo non significa che, oggi pomeriggio, la Juve possa assorbire serenamente una sconfitta, ma che se a perdere fosse l’Inter, la vita di Cristian Chivu diventerebbe estremamente complicata, a meno sei dalla testa della classifica, circondato dallo scetticismo di un ambientino fiammeggiante di polemiche. L’Inter è una squadra a fine ciclo, la Juventus spera di esserne all’inizio.
Attenzione, le squadre a fine ciclo non sono squadre finite, ma dipendono da equilibri più fragili rispetto al loro recente passato. Per esempio: la rosa dell’Inter rimane di altissimo livello e, nel complesso, è senza dubbio più competitiva di quella della Juve, ma devono avere tutti voglia (a partire da Calhanoglu), mentre se Tudor ha una certezza, è che i suoi hanno voglia di spaccare il mondo, con tutti i rischi che questo comporta, ma anche gli indubbi vantaggi.
Le squadre a fine ciclo sono in grado di giocare un’ultima grande stagione, vincendo pure il campionato, o anche solo di disputare le ultime grandi partite; ma, nello stesso tempo, possono prendere delle sventole pur essendo più forti. Il fatto che Chivu si affidi alla vecchia guardia, senza operare rivoluzioni, significa che punta proprio sulla prima ipotesi".
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