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"Una risposta alle critiche ricevute. La prima doppietta stagionale e i gol numero 39 e 40 con la maglia dell’Inter. Una partita finalmente da vero Calhanoglu. Nonostante a conti fatti non sia servito a nulla, almeno per quanto riguarda il risultato finale del match, nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un’estate tribolata per vie delle note vicende del calciomercato e del mancato passaggio al Galatasaray, oltre ad alcune prestazioni sottotono (pure in precampionato) e alla possibilità di accomodarsi in panchina dal 1’ allo Stadium, Hakan si è ripreso i nerazzurri". Apre così l'articolo di Tuttosport sulla sconfitta dell'Inter contro la Juventus.
Calhanoglu, però, è stato uno dei pochi a non mollare e la sua doppietta ha rimesso in equilibrio due volte la partita, dopo che l'Inter è stata sotto per larghi tratti del match: "Due tiri dalla distanza per il momentaneo 1-1 e il successivo 2-2 provvisorio, ma anche tanta corsa, tecnica e personalità in campo. Adesso però, dopo aver dimostrato nuovamente di poter essere il perno della mediana nerazzurra, serve la continuità del singolo e della squadra.
Perché i complimenti, se non supportati dalla concretezza dei punti, servono a poco. E anzi, a maggior ragione aumentano il rammarico di quel che poteva – anzi doveva essere – e non è stato. Di fatto quel possesso palla, quel palleggio, quel fioretto là in mezzo, sicuramente il plus delle ultime annate dell’Inter targata Inzaghi, potrebbe trasformarsi, variare e essere supportato, anche dalla cosiddetta legna là in mezzo, per stroncare sul nascere le azioni avversarie", aggiunge il quotidiano.
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