Con un dettaglio non secondario, perché lo stadio continuerà a essere unico per Inter e Milan: la motivazione è tutta economica. Il fascino di rimanere a San Siro e le esigenze comuni c’entrano in realtà poco: così si risparmia. Allo stesso modo, però, rimarranno anche alcuni dei problemi attuali, su tutti quelli del campo: l’erba del Meazza è stremata, più dei giocatori, dal numero insostenibile di partite che si giocano. E il manto è una di quelle cose che le Tv, o gli spettatori pronti a spendere fior fior di quattrini, valutano. L’eccezione tutta milanese resterà e pesa nella sostanza ma pure nella forma: nessun grande club europeo divide il proprio impianto con un’altra società.
Lo stadio sempre più per ricchi si farà, come al solito, all’italiana. La procura di Milano (dopo la segnalazione fatta da fondazione jdentità bianconera) ha intanto aperto un fascicolo di indagine - senza ipotesi di reato né indagati - sulla vendita di San Siro, per verificare eventuali danni erariali. Le cifre sarebbero intorno ai 124 milioni di euro per l’area più 72,98 milioni per l’impianto, ma con uno sconto di 80 milioni a carico del Comune per la rimozione delle macerie e le bonifiche. Un problema in più, visto che le pratiche devono tutte andare a dama entro il 10 novembre, quando scatterà il vincolo sul 2° anello".
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