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Zalewski, che impatto col mondo Inter. “Non ci si deve stupire se Inzaghi…”

Matteo Pifferi Redattore 
Zalewski è stato catapultato nel mondo Inter e, nel giro di meno di 24 ore, ha subito messo la sua griffe sul derby

"La cosa più difficile, si sa, è abituarsi all’ordinario. Per tutto il resto c’è Nicola Zalewski, finito dentro un frullatore di emozioni che se le metti insieme in due mesi, puoi già ritenerti fortunato. E invece Trigoria, casa, aereo per Milano, l’arrivo ad Appiano, Lautaro che fa da Cicerone e gli fa vedere tutto il centro sportivo, i dirigenti, Inzaghi, Zielinski, la riunione tecnica, San Siro, la panchina, il debutto, l’assist. Così, tutto d’un fiato. E il sorriso, non va dimenticato quel sorriso stampato sul volto di Zalewski, perché «d’ora in poi gli obiettivi dell’Inter sono anche i miei obiettivi»". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito all'esordio di Zalewski con la maglia dell'Inter. Il polacco è risultato decisivo, fornendo l'assist per l'1-1 di De Vrij al 93'.

"Zalewski è quel che non è mai stato Buchanan, per Inzaghi. Ovvero un’alternativa vera in fascia con caratteristiche offensive, molto più di quello che naturalmente possono rappresentare Darmian e Carlos Augusto, cambi più conservativi. Il passato non si dimentica: Zalewski nasce esterno offensivo, è abituato a guardare avanti più che indietro. Perfetto per Inzaghi, allora, che gli esterni titolari - Dumfries e Dimarco - li piazza più o meno ad altezza Thuram-Lautaro. Ecco perché tutto fa credere che il derby non resterà un episodio isolato. Ecco perché non ci sarà da stupirsi se a breve - non giovedì, evidentemente, perché nel recupero di Firenze per regolamento non potrà essere a disposizione - il «polacco di Tivoli» giocherà anche titolare. E potrà farlo in entrambe le fasce, perché può essere impiegato sia a sinistra sia a destra. Occhio alla gara di lunedì prossimo con la Fiorentina, ad esempio, quando Dumfries sarà squalificato...", ricorda poi la Rosea.

Zalewski dopo il derby ha passato la notte ad Appiano anche perché non ha ancora trovato l'hotel. "Dell’Inter, durante la trattativa, ha sentito due persone, oltre ai dirigenti: Zielinski, appunto, e Inzaghi, che l’ha chiamato e gli ha raccontato quanto sarebbe stato felice di averlo in organico. «Piotr mi ha aiutato tanto in questo trasferimento, spero di gioire il più possibile con questa maglia addosso insieme a lui». Ecco perché Zalewski ha stoppato l’interesse del Marsiglia e di quei club con i quali d’ora in poi avrebbe potuto firmare gratis. «Questo per me è un punto molto importante della carriera - ha raccontato ieri a Inter tv, al termine di una giornata in cui ha completato anche le visite mediche -. L’Inter è una delle squadre più forti del mondo». Si gioca tanto, Nicola. A Roma, per motivi ambientali e contrattuali, ormai non sarebbe potuto più restare. Ora vuole convincere i nerazzurri a spendere, la prossima estate, 6,5 milioni di euro per riscattarlo, dopo i 600 mila euro investiti per il prestito", spiega La Gazzetta.