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Zazzaroni: “Dovbyk, tempi di reazione da bradipo: ogni volta ci chiediamo se…”
Intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha commentato così la vittoria della Roma sul Nizza in Europa League:
"Wesley col Bologna, e in seguito Soulé, e Pellegrini, e N’Dicka e Mancini. Mancano giusto Svilar, Rensch, Hermoso e Celik e insomma se Gasperini avesse anche dei centravanti in grado di buttarla dentro la Roma non sarebbe male, potrebbe limitare le sofferenze e fare pensieri più ambiziosi, quasi hard. Naturalmente siamo solo all’inizio: cinque partite sono niente. E evidentemente Ferguson deve crescere e Dovbyk ritrovarsi. Ma i segnali che stanno giungendo dal campo non sono confortanti.
Soprattutto l’ucraino sembra azzerato dalla criptonite: non tiene un pallone, non vince un corpo a corpo, ha i tempi di reazione del bradipo e indovina un passaggio su cinque. Ogni volta ci chiediamo dove sia finito l’attaccante che col Girona faceva sfracelli e che la scorsa stagione in un modo o nell’altro ne ha messi dentro diciassette. Sono sicuro che Artem si ritroverà: non posso pensare che si sia ridotto a così poco.
Detto questo, nel complesso la Roma di Nizza è stata la migliore delle cinque fin qui viste: non ha mai corso tanto, ha esercitato un controllo continuo dopo i primi minuti di assestamento, ha trovato nuovamente in Koné uno straordinario propulsore e messo in mostra un più che discreto Celik. Mancini e N’Dicka sono stati perfetti. Gasperini almeno nel primo tempo ha tolto Soulé dalla comfort zone (il lato destro) per chiedergli una maggiore partecipazione in mezzo e soprattutto un superiore numero di ingressi nell’area avversaria, ma l’argentino ha faticato a soddisfare le richieste del tecnico.
Tsimikas non mi è dispiaciuto e Pellegrini; beh, Pellegrini ha raddrizzato subito i piedi alla squadra che nei primi 45 minuti non aveva azzeccato un cross. Soltanto il rigore provocato da Pisilli ha consentito al Nizza di rientrare per qualche istante in partita. E negli ultimi minuti Gasp ha perso il proverbiale aplomb. La telecamera l’ha colto mentre sacramentava in piemontese (...)"
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