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Chivu: “Napoli si gioca scudetto, noi la salvezza. Dovremo essere all’altezza”

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Alla vigilia della sfida contro il Napoli le parole dell'allenatore gialloblù in conferenza stampa
Eva A. Provenzano Caporedattore 

«Una finale jolly visto che si gioca contro il Napoli? È una finale come tutte le altre partite giocate fino ad ora. La mentalità e l'approccio alle partite è sempre stato questo, abbiamo trattato tutte le gare come se fossero una finale. Domani sarà la penultima, l'abbiamo preparata nella maniera giusta per essere pronti e all'altezza di quello che affronteremo».Christian Chivu ha parlato alla vigilia della sfida contro la formazione di Conte in conferenza stampa e si è soffermato sui temi di una gara contro una rivale che si gioca lo scudetto (contro la sua ex squadra, l'Inter).

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-Il Napoli si è giocato il pareggio col Genoa e vuole vincere: che squadra vi aspettate? 

Tutte le squadre incontrate finora hanno sempre voluto vincere. Ovvio che il Napoli si gioca il campionato, lo scudetto, ma anche noi ci giochiamo qualcosa di importante. Sarà difficile per entrambi le squadre perché bisogna gestire emozioni in più, bisogna essere all'altezza di gestire il lato emotivo e quello fisico visto che siamo nel finale di stagione. Non sarà una partita semplice. Né per loro e né per noi. 


-Ci sono problemi nei centrali difensivi, si potrebbe tornare alla difesa a 4? 

Noi non abbiamo problemi ma solo soluzioni. Questo è stato il nostro approccio e la nostra mentalità, quello che abbiamo trasmesso. Non pensiamo a cosa non abbiamo, sprecheremmo energie. La difesa a 5 nell'ultimo mese e mezzo ci ha permesso di avere più compattezza.

-Posta in palio altissima sia per voi che per la squadra di Conte. Cosa teme di più del Napoli? 

Siamo consapevoli di che avversario affronteremo domani. Siamo consapevoli della forza di una squadra guidata da un allenatore che dal punto di vista caratteriale e dal punto di vista della preparazione è uno tosto, un vincente. Dobbiamo essere al meglio, sapere gestire i vari momenti della gara e sfruttare eventuali concessioni sapendo che affrontiamo una squadra che verranno al Tardini per giocarsi un pezzo di scudetto. 

 -Con le big il Parma ha fatto bene: 18 punti su 48. Un dato che la conforta? 

Entriamo in campo sempre per fare del nostro meglio, questo è il nostro mantra sempre e i ragazzi lo stanno facendo. Bisogna essere ottimisti e non pensare a quello che è stato fatto o non fatto. Il passato non ti regala niente in questo momento. Conta che domani affronteremo una squadra forte e dovremo essere all'altezza di questa partita. Loro si giocano lo scudetto e noi la salvezza. Faremo di tutto per il nostro obiettivo. E servono coraggio e autostima, anche sacrificio. Cose che abbiamo mostrato in alcuni momenti. 

-Ha parlato di coraggio. A Empoli è mancato? In settimana è stato ritrovato? 

Vedremo domani (ride.ndr). L'allenamento è un termometro importante ma poi partita regala emozioni diverse che bisogna gestire. Le emozioni non si allenano in settimana. Con l'Empoli potevamo fare sicuramente meglio sui duelli, sulla leggerezza con cui li abbiamo affrontati. Ma senza guardare il bicchiere mezzo vuoto, ma quello mezzo pieno ho visto carattere, una reazione per pareggiare e poi l'episodio ha determinato. Ma c'è stato carattere, orgoglio nel secondo tempo e dobbiamo ripartire da quello senza guardarsi indietro. Tenendo autostima e ottimismo per affrontare la partita di domani sera.  

-Isolati i ragazzi dalla pressione di una partita mediatica? 

Siamo andati a vivere una settimana normale. Dobbiamo avere piedi per terra e trovare nuove energie per dare il meglio ogni giorno. La squadra è pronta per affrontare la gara come quella di domani. Si tratta di autostima, coscienza, nell'andare a vedere con ottimismo mezzo bicchiere pieno consapevoli del tanto lavoro, un lavoro sodo. Abbiamo lasciato qualcosa quando le aspettative erano più alte. Ma dobbiamo avere sempre il coraggio di guardarsi negli occhi l'un l'altro e ogni ragazzo può guardarsi allo specchio senza rimproveri perché hanno cercato sempre di dare il massimo. Puoi controllare solo quello che fai nel quotidiano, quello che metti sul piatto per squadra e te stesso. Poi a volte sono episodi che determinano. Il calcio a volte è bastardo e bisogna accettarlo sapendo che il lavoro prima o poi paga. 

(Fonte: Canale Youtube Parma)