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Dimarco: “So che non ho reso. Mi serviva cambio allenatore? Dico solo una cosa”

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L'esterno nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti in sala stampa alla vigilia dell'incontro di Champions League Inter-Slavia
Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Doppia sedia in sala stampa ad Appiano Gentile. Alla vigilia di Inter-Slavia Praga di Champions League non solo Cristian Chivu in conferenza: al suo fianco ci sarà Federico Dimarco, pronto a rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Qui le sue parole, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it.

Con quanta fiducia arrivate a questo debutto in casa in Champions League?

"L'Inter arriva bene, da tre vittorie consecutive. Domani cerchiamo la quarta. Io sto lavorando con l'aiuto del mister per ritrovare la fiducia un po' persa e sto cercando di migliorare la condizione".

Qual è l’obiettivo dell’Inter in questa Champions League?

“Non pensiamo più al passato. Abbiamo iniziato quest’anno con una bella vittoria e vogliamo continuare su quella linea”.

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Ci parli di questa mancanza di fiducia?

"Mi mancava un po' di fiducia a livello personale. Mi sono reso conto che non ho reso come nei tre anni e mezzo precedenti con l'Inter, ma può succedere. Ne sto uscendo con l'aiuto del mister e dei compagni".

Inter sicura e consapevole contro il Cagliari?

“Sono d’accordo, abbiamo fatto una grande partita a Cagliari. Lì non è mai facile, si può sempre migliorare. Dobbiamo ripartire dalle buone prestazioni fatte, anche a Torino una gara così non si vedeva da anni. Dobbiamo continuare così”.

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San Siro un fattore in Champions League: c’è una mentalità differente?

“Noi cerchiamo sempre di affrontare le partite allo stesso modo. La Champions è una competizione diversa, che è molto più difficile perché affronti squadre di livello mondiale. Abbiamo commesso passi falsi quando abbiamo pensato più in là, pensando invece di partita in partita abbiamo ottenuto grandi risultati”.

Il cambio di allenatore ti ha dato una motivazione in più?

"Allenare la partita puoi farlo solo giocando, migliori la condizione. Io dico solo che uscendo matematicamente al 60' era difficile crescere di condizione, quest'anno invece sto giocando di più e si vede".

A che punto è questa Inter?

“I ragazzi nuovi si stanno integrando tutti bene. Abbiamo preso ragazzi giovani, forti. Sicuramente durante l’anno ci daranno una grandissima mano. Ci tengo a dire che sono grandi uomini, perché anche se all’inizio non giocano, danno sempre un aiuto alla squadra. L’Inter è a un buon livello, ma bisogna sempre migliorarsi”.

Richieste diverse dal mister?

"Cerchiamo molto di più la verticalità, ma la base avuta in questi anni non la stiamo perdendo".

Qual è l'errore da non commettere domani?

"Non bisogna sottovalutare l'avversario. Sappiamo che le partite in Champions League sono tutte difficili. Lo Slavia è forte, nel suo campionato vince da anni. Dobbiamo essere bravi sulle pressioni".