Paolo Zanetti, allenatore dell'Hellas Verona, ha parlato in conferenza stampa al triplice fischio di Verona-Inter. Qui le sue considerazioni, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it al Bentegodi: "Il rammarico nasce dal risultato e basta. Abbiamo fatto una partita incredibile contro una squadra al top in Europa, ma gli episodi hanno fatto la differenza. Cosa posso dire a una squadra che gioca in questo modo? Sono straconvinto ogni volta che li alleno e che c'è una partita che meritino fiducia, bisogna guardare avanti. Abbiamo un potenziale importante, difficile quando non arrivano i risultati, ma avremmo meritato di vincere almeno 7 partite su 9. Ci sono gli episodi, i gol fatti e subiti, gli autogol, situazioni che spostano gli equilibri, ma internamente dobbiamo essere lucidi. Il nostro campionato deve iniziare adesso, serve la consapevolezza che siamo forti. Abbiamo preso complimenti da Chivu e dai giocatori dell'Inter, ma torniamo a casa con zero punti. C'è grande orgoglio, ma il giramento di scatole è enorme".

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Verona, Zanetti: “Rosso su Bisseck? Non perso per questo. Tra i miei c’è uno che…”
Cosa vi lascia?
"Ce la siamo giocata con tutti. Abbiamo avuto tante occasioni da gol, poi contano i punti e la concretezza. Sono contentissimo si sia sbloccato Giovane, anche questo discorso lo mettiamo da parte. Lavoriamo con grande fiducia perché la squadra ha dimostrato di giocarsi le partite a viso aperto e con fiducia. Se il pubblico di Verona ci ha applaudito è perché ha visto una bella partita e i ragazzi hanno dato tutto. L'anno scorso prendevamo scoppole dappertutto in queste partite, non scendevamo neanche in campo. Dobbiamo crescere in tanti piccoli dettagli, a livello individuale anche in alcune situazioni, ma la squadra merita grande fiducia".
Come te l'hanno spiegato l'episodio di Bisseck?
"A livello tecnico è difficile, dicono che la palla va laterale e non diritta. Io sono sicuro che Giovane con la velocità che ha può prendere la palla e va in porta. La situazione è super pericolosa, conoscendo cosa può fare il mio giocatore a campo aperto so che sarebbe arrivato davanti al portiere. Non abbiamo perso per questo, ma per un autogol. Abbiamo avuto un'occasione stratosferica con Orban, purtroppo ha preso il palo. Mi sento un gigante, vado a casa orgoglioso per quello che la squadra mi ha dimostrato a livello emotivo e di compattezza. So che momento stiamo attraversando, è frustrante fare ottime partite e non portare a casa niente. Non sbraghiamo però, siamo concentrati e sul pezzo: a Lecce vorremo fare una grande partita".
Come si fa a non far spegnere il fuoco?
"Il fuoco arde, è sempre acceso. Quando fai questo mestiere devi averlo sempre al massimo. I ragazzi mi seguono in maniera totale, hanno bisogno di me e di un lavoro costante dentro e fuori dal campo. Non dimentichiamo che tipo di squadra siamo. I miglioramenti individuali si vedono, i ragazzi scendono in campo in maniera perfetta. Questo comportamento alimenta il fuoco. Non perdiamo fiducia, siamo incazzati e anche frustrati. Siamo esseri umani, ma professionisti e abbiamo a cuore la maglia e la piazza. Siamo qui per salvare il Verona e far divertire la gente".
Spinta di Esposito su Nelsson?
"C'è, non so se era abbastanza per essere punibile. Devo rivederla meglio, non ce l'ho molto chiaro".
Ora un trittico decisivo.
"Il rammarico sta per come è maturato il risultato. Prima della partita puntavamo sulla prestazione per il grande rispetto per l'Inter, volevamo portare a casa la pelle in un certo modo. Ora siamo incazzati per il risultato e questo dice tutto sul pomeriggio che poteva essere straordinario. Spero che i ragazzi ora siano ancora più consapevoli che non ci manchi nulla per arrivare al nostro obiettivo. Ce lo riconoscono ogni settimana i nostri avversari. Poche volte sono stato così competitivo in Serie A, il lavoro deve pagare per forza. Dobbiamo ribellarci e fare ancora di più".
Belghali è sembrato un giocatore da Inter.
"Ci ho pensato fino all'ultimo se schierarlo (per la diffida, ndr), è troppo importante per noi. Sta dimostrando di essere un giocatore importante, difende con ordine e ha grandissima qualità quando attacca. Aggiungo anche Bella-Kotchap, può tranquillamente giocare dall'altra parte. Non gli manca niente, non suda nemmeno. E' stato un acquisto importantissimo, considerando che non giocava da due anni. Stiamo facendo un buon lavoro, vediamo anche che potenziale ha questa squadra. Giovane anche l'ho visto in formato fenomeno in alcune situazioni. C'è ancora margine per crescere".
Montipò si è riscattato dopo le critiche.
"Ha fatto bene il suo. Abbiamo incontrato ultimamente portieri da 8 in pagella, tranne oggi. Montipò è una colonna della squadra, deve stare tranquillo perché le cose le sa fare e oggi l'ha dimostrato".
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