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Slavia Praga, Trpisovsky: “San Siro speciale. I punti di forza dell’Inter…”

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Le parole dell'allenatore dei cechi in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Slavia Praga di Champions League
Daniele Vitiello
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Proseguono gli appuntamenti alla vigilia di Inter-Slavia Praga. E' il turno delle parole degli ospiti, arrivati già ieri sera a Milano. In conferenza stampa a breve arriverà al Meazza Jindrich Trpisovsky, allenatore dei cechi. Qui le sue parole, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it a San Siro: "Per me è una specie di colosso del calcio, io sono cresciuto con partite di Inter e Milan. Si è anche giocato il mondiale qui, mi piace tanto come qualsiasi stadio antico. E' veramente un colosso, evoca tanti ricordi. Siamo qui per la terza volta, i ricordi sono positivi per le partite e sono anche molto grato per quello fatto qui".

Avete guardato la partita di sei anni fa?

"Non l'ho fatto, abbiamo avuto tanto materiale da studiare. Ci sono tanti nuovi giocatori. Forse la vedrò un po' stasera, ma non l'ho vista finora. Vogliamo avere continuità rispetto alle partite precedenti e dare il meglio, dimostrando sul campo quello che abbiamo già dimostrato. Ogni partita qui è difficile, l'ultima volta abbiamo preso un rosso al 27', per cui ogni gara è storia a sé".

Come è cambiata l'Inter rispetto al passato?

"I giocatori cambiano, ma lo stile di gioco rimane. Qui stiamo parlando dei migliori giocatori mondiali, aggiungono un valore importante. Non posso sottolineare poche cose, ce ne sono tante di cui si può parlare. Sono una squadra molto organizzata, arrivata in finale di Champions, per cui ha armi super potenti. Sono bravi sulle palle inattive e in contropiede, è la loro forza".

Cosa cambiare rispetto alla gara col Bodo?

"Dobbiamo essere più organizzati. L'altra volta eravamo sotto pressione e questo ci ha disorientato. Ne abbiamo parlato, prenderemo degli accorgimenti. Ognuno deve dare il suo, il livello è altissimo. Dobbiamo cercare di imporre il nostro stile di gioco all'avversario".

Avete visto la partita con l’Udinese?

“L’abbiamo vista, abbiamo studiato un po’. L’Udinese ha certi elementi che vorremmo mettere in gioco domani”.

Cosa dire a giocatori che non hanno mai giocato in uno stadio così grosso?

"Sono felice per i ragazzi che arrivano allo Slavia e che fanno il loro percorso. E' un'opportunità per loro. Ricordo ancora la mia prima partita di Champions League, avevo tante speranze e anche loro ne avranno. Spero riescano a dare il loro contributo, queste partite aiutano a dare tanto. La cosa più difficile è mantenere la concentrazione: abbiamo qualità e possiamo anche dimostrarla. Spero saremo in grado di concentrarci su noi stessi, senza guardare attorno. Abbiamo gli strumenti per fare una prestazione importante".

Come sta la squadra a livello fisico?

"Spero che i giocatori che avevano preso il virus settimana scorsa siano migliorati. Dovremo aspettare anche la guarigione di alcuni, domani la formazione sarà molto simile all'ultima partita".

Come sta Ogbu?

"Non credo avrà un infortunio a lungo termine. Non starà tanto tempo fuori. Purtroppo si è infortunato per la seconda volta nello stesso punto, spero riusciremo a recuperarlo in fretta, complice anche la sosta. Abbiamo bisogno di lui".

Cosa si aspetta domani?

"Noi dobbiamo superare i nostri limiti. Sappiamo che giocheremo contro la finalista della scorsa edizione, per cui dobbiamo andare oltre il nostro livello. Il bello del calcio è che non sono solo i soldi a incidere, ma anche le prestazioni importanti come quella che vogliamo fare domani. Ci possiamo provare. Non sappiamo cosa aspettarci, ma siamo riusciti a dare del nostro meglio anche in inferiorità numerica l'ultima volta qui, per cui tutto è possibile. Ci sono anche giocatori arrivati dal nulla e che adesso stanno giocando la Champions. Bisogna dare il meglio in ogni istante. Abbiamo pressione, sarà un grande test, ma cercheremo di fare del nostro meglio".