Triplice fischio al Maradona per Napoli-Inter. Al termine dell'incontro del pomeriggio, Cristian Chivu ha raggiunto i giornalisti presenti in sala stampa per la consueta conferenza. Qui le sue considerazioni, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it a Fuorigrotta: "Noi siamo venuti qui a fare la nostra partita, a tratti l'abbiamo fatta.

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Chivu: “Non piangerò come si fa in Italia, ho mentalità diversa. Lotterò anche solo per…”
Abbiamo creato, espresso un buon gioco e sbagliato. Purtroppo siamo arrivati all'intervallo con un gol sotto, abbiamo cercato di ribaltarla nel secondo tempo, perdendo un po' di equilibrio e lucidità. Siamo stati in grado di riaprirla, ma non siamo riusciti a mantenere lucidità e coerenza. Abbiamo sprecato energie andando a litigare con la loro panchina e in quel momento si è chiusa la partita. Non siamo riusciti a trovare situazioni che ci avrebbero permesso di riaprirla di nuovo dopo il terzo gol. Non siamo riusciti a gestire la frustrazione, su una rimessa laterale ci siamo fatti imbucare da una giocata facile".
Come nasce la decisione del rigore? Chiederete spiegazioni?
"A chi? Non possiamo chiedere a nessuno, aspettiamo la spiegazione. Non dobbiamo trovare scuse o alibi, dobbiamo pensare al nostro gioco e pensare a non farci colpire dalla frustrazione. Bisogna essere sempre propositivi, tanto le decisioni non possiamo cambiarle. Possiamo controllare il nostro stato d'animo, il desiderio di fare la partita e portare a casa il risultato. Il resto è uno spreco di energie per niente".
Conte ha detto che l'intervento di Marotta sminuisce il suo lavoro e che lui non ha bisogno di papà che interviene...
"La società ha il diritto di fare ciò che pensa sia giusto. Io per mantenere la coerenza non verrò mai a lamentarmi qui, ho un approccio diverso di vedere il calcio rispetto ad altri e lo manterrò fino alla fine. Non mi interessa nemmeno far vedere quanto sono bravo, sono quello che sono e devo trasmettere valori ai miei giocatori. Sto cercando anche di cambiare un po' le cose, anche se lotto da solo: finché sarò qui lotterò anche per cambiare la percezione di come si vede il calcio in Italia. Siamo sempre abituati a lamentarci e piangere, bisogna evolversi. Finché sarò qui, farò questo e non mi interessa ciò che pensano gli altri di me".
Come si fa a costruire la maturità mentale?
"Bisogna lavorare, non bisogna buttare quanto di buono fatto finora. Ci fa male, era una partita importante. Ci tenevamo molto a portarla a casa, a fare una buona prestazione. Questa squadra si è sempre rialzata negli ultimi anni. Ha ritrovato fuoco, fiducia. Lo farà anche questa volta".
Acerbi poteva uscire come De Vrij a Bruxelles?
"Io non ho visto tutta questa difficoltà di Acerbi. Abbiamo avuto la difficoltà di fare le pressioni giuste, quella palla che il Napoli ha spesso giocato in profondità su Neres ci ha messo in difficoltà. Magari con più calma domani la vedrò in maniera diversa, ma non ho visto una grande difficoltà. Ho visto una squadra che ha saputo essere dominante, che ha creato e ha iniziato il secondo tempo sulla scia di quanto fatto a fine primo tempo. Purtroppo abbiamo perso misure e lucidità".
Avete perso la calma?
"L'analisi è quella che ho fatto. Non è carica o voglia, non vogliamo rivincite di niente rispetto al passato. Abbiamo una certa esperienza, giocatori validi, abituati a un certo tipo di partite. Abbiamo fatto una buona prestazione a fine primo tempo, con quella voglia di non perdere la partita abbiamo perso un po' distanze ed equilibrio. La squadra ha saputo sempre ritrovarsi, tornare a fare quello che di buono negli ultimi anni ha fatto. Sono convinto succederà anche questa volta".
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