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"La grossa macchia nella prestazione di Chiffi, che per il resto del derby aveva arbitrato molto bene, con grande sicurezza, è la mancata concessione del calcio di rigore in favore dell'Inter al 29’ st: Theo Hernandez anticipa Thuram, ed è ciò che l'arbitro indica subito di aver visto, ma l'attaccante nerazzurro poco prima aveva preso un calcio sul polpaccio da Pavlovic. L'intervento era falloso e andava punito, invece, nemmeno il Var Di Paolo è intervenuto". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito alla moviola di Milan-Inter.
"È stato uno dei pochi errori di Chiffi che nel primo tempo aveva sbagliato solo a non concedere l'angolo all'Inter, al 35', dopo la deviazione di Pavlovic, non ravvisata in campo e da protocollo non oggetto di revisione del VAR. Per il resto l'arbitro, ben coadiuvato dai suoi assistenti e sempre in controllo della sfida, aveva sempre preso le decisioni giuste"
"Le prime 2 reti dell'Inter annullate, dopo la segnalazione di Carbone, erano entrambe viziate dalla posizione di fuorigioco dell'autore dell'assist, e la terza da un fallo (spallata contro schiena) di Dumfries su Theo Hernandez, mentre era regolare il vantaggio del Milan", spiega poi il quotidiano che dà 5,5 in pagella a Chiffi e 5 al VAR di Paolo, reo di non aver chiamato al VAR Chiffi nell'occasione del rigore non concesso per fallo di Pavlovic su Thuram.
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