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Inter, difesa di ferro: è il reparto meno battuto d’Europa. Sommer saracinesca, ora test Lukaku

Inter, difesa di ferro: è il reparto meno battuto d’Europa. Sommer saracinesca, ora test Lukaku - immagine 1
L'Inter di Inzaghi crea tanto ma subisce davvero poco. Oltre al portiere è tutto il reparto che sta performando ad alto livello
Andrea Della Sala Redattore 

L'Inter crea e segna tanto, ma soprattutto non subisce gol. Sommer è diventato quasi impenetrabile, sono 14 clean sheet su 19 gare. Fare gol ai nerazzurri è impresa complicata e ora c'è l'esame Roma con Dybala-Lukaku.

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"Sommer-Pavard-Acerbi-Bastoni rischia di essere un ritornello di quelli che nella storia dell’Inter si ricorderanno a lungo, di quelli da calcio d’altri tempi. C’è tutto, in queste quattro facce. C’è tanto anche in quelli che sono dietro. Bisseck sorprendente quando chiamato in causa, De Vrij tornato ai vecchi livelli. Darmian inattaccabile quando impiegato dietro. E allora, al netto della grande qualità individuale, il segreto è nella totalità della ricetta più che nei singoli ingredienti. Inzaghi ha messo su la miglior fase difensiva d’Europa: nessuno, nei cinque top campionati, ha incassato meno reti dell’Inter. E, restando alla Serie A, solo la Roma di Fabio Capello del 2003-04 aveva subito la miseria di 10 gol in 23 partite di campionato. Tra i record che sta scrivendo questa squadra, quelli difensivi hanno un posto grande così. Tanto che Sommer s’è messo in testa di diventare il portiere con più clean sheet di sempre. Il primato oggi appartiene a tre portieri, tutti con 21 partite da imbattuti: Buffon due volte (Juve 2011-12 e 2015-16), De Sanctis (Roma 2013-14) e Provedel (Lazio 2022-23). Sommer è già a quota 14, in perfetto ritmo per prendersi il primo posto", analizza La Gazzetta dello Sport.


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"La crescita è complessiva, il risultato idem. Poi ci sono le individualità, certo. Pavard ha una personalità, oltre che una qualità, che giustificano l’investimento oneroso fatto. Bastoni ha praticamente cancellato quei (già rari) passaggi a vuoto che ogni tanto gli capitavano. Ma la continuità di Acerbi merita di essere sottolineata. È una vittoria di Inzaghi, che un anno e mezzo fa chiese a gran voce il suo acquisto. Ed è ancor di più una rivincita del giocatore, collezionista di centravanti annullati. Domenica scorsa in bacheca è entrato Vlahovic. Ora c’è di nuovo Lukaku davanti agli occhi, già controllato a San Siro a fine ottobre. Finì con un clean sheet, quella sera. Serve un bis. Serve, in fondo, ripetere quel che l’Inter ha imparato a memoria: sentirsi protetta e sicura", scrive il quotidiano.

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