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Marotta: “L’Inter non deve guardare la classifica. Conte maestro per Esposito. Gli italiani…”

Prima della partita contro il Parma, l'ad nerazzurro ha parlato ai microfoni di Skysport

Eva A. Provenzano

La Juventus ha pareggiato contro il Lecce. Questa è la prima notizia di giornata. L'Inter contro il Parma potrebbe provare a riprendersi la testa della classifica e anche di questo, Beppe Marotta, ad nerazzurro, ha parlato prima della sfida del Meazza contro i ducali. Ecco le parole del dirigente: «Non dobbiamo guardare la classifica, dobbiamo guardare dentro di noi, confermare le certezze che ci hanno visto in questa posizione di classifica. Direi che il risultato di Lecce non ha condizionato il pre-gara all'interno dello spogliatoio. Questo sono certo che è il messaggio che Conte vuole trasmettere alla squadra e a tutti noi».

-Bella la storia di Esposito: può diventare il top player dei prossimi anni?

Intanto c'è la soddisfazione e la felicità di evidenziare il valore del settore giovanile, non solo per i risultati di squadra conseguiti negli ultimi anni ma anche per i giovani che ha portato alla ribalta. Esposito è uno di questi, è nell'Inter da quando aveva 11 anni, un cammino difficile ma favorito anche dalla grande competenza dei suoi istruttori. Oggi ce l'abbiamo e lo curiamo. Ma il fatto che abbia esordito non significa nulla, quello è il punto di arrivo parziale, ha tanto da imparare e deve consolidare l'esordio. Ha grandi capacità di apprendimento, ha l'età e un grande maestro come Conte che da quando lo sta allenando ha fatto notare dei grandi miglioramenti in questo ragazzo. 

-C'è anche un'anima italiana in questo percorso, quanto è importante? 

Molto perché credo soprattutto che lo zoccolo duro degli italiani sia fondamentale per il campionato, per eventuale corsa al campionato, ma anche per le prospettive europee, per la partecipazione al torneo. Dico anche che comunque il made in Italy nell'Inter ha grande valore, sia nell'ambito dell'allenatore che nell'ambito dei giocatori può offrire tanto sia in Italia che all'estero. Noi stiamo seguendo questa linea con orgoglio anche perché i risultati ci danno ragione sulla valorizzazione di questi elementi. 

-L'Inter è una squadra fatta da uomini che hanno assorbito gli insegnamenti di Conte e questo non ha nazionalità. L'aspetto umano ha spostato più delle Nazionalità...

Giustamente, è un'analisi che condivido. Penso si possa fare un mix di italiani e stranieri, così come dico che servono giovani ed esperti. Ma siamo italiani e dico anche che sarebbe bello essere protagonisti con i giocatori italiani. Questo premia anche gli allenatori italiani che hanno tanti ragazzi italiani nelle loro rose.  

(Fonte: Skysport)

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