Chi può convincere Leo Messi a lasciare il Barcellona? Ormai, i media sono sostanzialmente d'accordo. Le chance le hanno solo Psg, Manchester City e Inter.
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Repubblica – Messi: Psg ha Neymar, City ha Guardiola. L’Inter si gioca una carta diversa
Lionel Messi è vicino all'addio al Barcellona: le pretendenti provano a mettere in campo le loro carte migliori
E che carte possono giocarsi questi tre club? Repubblica la vede così.
PSG E LA CARTA NEYMAR
"Il Paris Saint Germain è considerato in pole proprio perché ai soldi degli emiri del Qatar può offrire la prospettiva di duettare di nuovo con Neymar, uno dei pochi, dicono i calciatori, che sia riuscito a conquistare il timido Leo anche nel privato. Trascinatore in campo e fuori Neymar doveva tornare a Barcellona per far tornare il sorriso a Messi, invece il club ha comprato Griezmann: uno dei primi segnali che l'intesa con il Barcellona si stava sfilacciando".
MANCHESTER CITY E LA CARTA GUARDIOLA
"Il Manchester City dagli operatori di mercato viene indicato come attendista. Un po' perché ha la forza di poter offrire a Messi le stesse condizioni contrattrattuali della Pulce, poco meno di 100 milioni di euro lordi all'anno, un po' perché il suo vero asso nella manica è Pep Guardiola. Solo lui può garantire a Messi una squadra che lo faccia giocare come ai tempi d'oro del Barcellona del primo triplete. Con una telefonata di Pep, anche il glamour di Parigi sarebbe meno scintillante."
INTER E LA CARTA...PAPA'
"La scelta di Jorge Messi di prendere casa a Milano nasce dal favorevole trattamento fiscale riservato dalla legislazione italiana. Jorge, che gestisce il patrimonio di Messi tra sponsor e diritti d'immagine con la sua società italiana potrà pagare molte meno tasse sugli utili prodotti all'estero. Ma anche se suo figlio avesse un contratto in Italia, potrebbe usufruire del trattamento per i "neo residenti" che ha permesso a tanti colleghi (su tutti Cristiano Ronaldo) di confermare i loro ingaggi. L'Inter spera che basti per interessare l'argentino a suo tempo corteggiato da Massimo Moratti"
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