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Pioli: “Inter squadra forte ma ha punti deboli. Ci ha creato difficoltà ma…”

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Le dichiarazioni dell'allenatore del Milan alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro il Milan

Alessandro De Felice

È tempo di vigilia per Milan e Inter. Le due squadre preparano a Riyad, in Arabia Saudita, la sfida di Supercoppa Italiana, in programma domani sera. Proprio dal King Fahd International Stadium, dove domani sera le due squadre si affronteranno, l'allenatore dei rossoneri Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida contro i nerazzurri di Simone Inzaghi.

Buffon al Milan?

"Questa è una bomba (sorride, ndr). Stiamo recuperando giocatori, quando avremo recuperato tutti saremo al completo".

Come sta la squadra?

"Dobbiamo comportarci bene, è un trofeo importante. Giochiamo con i nostri rivali, che abbiamo battuto lo scorso campionato e negli ultimi due Derby, tutte partite energiche e con difficoltà. quindi servirà una grande prestazione".

Sarà il derby del riscatto?

"Importantissimo vincere. Abbiamo iniziato a vincere solo l'anno scorso. Abbiamo vinto una cosa importante, ma una sola competizione. Contro un avversario forte, ma vincere significa dare continuità e aumentare il livello e la mentalità vincente. Sappiamo che l'ultima settimana non è stata delle migliori, ma domani è a sé ed è un'altra storia. È un Derby, come tutti è a sé. C'è un trofeo in palio e aumenta ancora il livello, per cui dobbiamo alzare il nostro di livello

Come arrivate a questa gara dopo gli ultimi risultati e i punti persi?

"Domani non conta. In campionato può pesare, ma ci penseremo da dopodomani".

La finale è davvero una gara spartiacque?

"Non lo so, ma so che è un obiettivo importante. Il primo, la Coppa Italia, l'abbiamo perso e domani c'è il secondo. Certamente la stagione non finisce domani sera. Credo che tutto quello che ci gira intorno è sempre esagerato, sia in positivo che in negativo".

Il Milan ha meno fame dell'anno scorso?

"Non possiamo avere la pancia piena. Come fa una squadra che ha vinto un solo trofeo e con giocatori così giovani a non avere fame? C'è solo una parola chiave: la qualità del gioco. Se abbassiamo la qualità diventa difficile vincere le partite, non è questione di pancia piena".

Il calo è una conseguenza della sosta?

"È una chiave di lettura che ci sta. Star fermi per tanto e poi giocare così tanto, sia per chi ha fatto i Mondiali che per gli altri, può essere pesante. Noi abbiamo fatto anche i supplementari in Coppa Italia... In una stagione ci sono momenti di calo, finora in campionato solo il Napoli non l'ha avuto".

Che partita si aspetta? Cosa la preoccupa dell'Inter?

"È la vigilia di una finale, certi tasti non li devi nemmeno toccare. L'Inter è forte, ci hanno sempre creato difficoltà, ma abbiamo il nostro piano da portare avanti per tutta la partita".

L'Inter ha punti deboli? Se sì, sono 'nuovi' o riguardano il passato?

"Guardo solo al presente. L'Inter è forte, ma come tutte le squadre ha dei punti deboli. Ovviamente non ve li dico (sorride, ndr)".

Qual è il vero Milan?

"Non è quello di Lecce, siamo sicuri che non sia quello del primo tempo di Lecce. Abbiamo dimostrato le qualità che abbiamo, quindi mi aspetto una squadra di livello domani sera".

Come spiega le difficoltà della difesa?

I momenti delicati ci sono, li abbiamo sempre affrontati lavorando. Non cambia il nostro atteggiamento. Domani giochiamo una finale. Non può essere un momento delicato, ma di orgoglio ed energia. I gol subiti sono troppi, dobbiamo ritrovare compattezza. Abbiamo sbagliato situazioni che di norma non sbagliamo".

Si sente migliorato rispetto all'esperienza ai tempi dell'Inter?

"Sì, perché fa parte del percorso di ogni professionista. Sono cresciuto in tante cose, ma devo crescere ancora".

È più stupito dall'estate da divo o le critiche di ora?

"Nessuna delle due. Faccio parte di questo ambiente per sapere che non c'è mai equilibrio. Non ho mai esagerato da una parte e non mi sono mai abbattuto dall'altra. Si va avanti con lucidità, con equilibrio per risolvere i problemi".

Lei si sente migliorato?

"Sicuramente, come ogni professionista. Tutte le esperienze, positive e negative, portano a un miglioramento. Nel modo di porti, di comunicare e di rapportarmi con la squadra, ma devo migliorare ancora".

È un tempo 'duro' per il Milan?

"Ho imparato di più dalle mie esperienze negative che da quelle positive. Non credo sia un momento duro per il Milan, siamo qui a giocarci un trofeo. Ovviamente tra vincerlo e perderlo ci passa tanta strada...". 

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