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Pazzini: “Battiamo il Milan e svoltiamo. Dal mercato mi aspetto chi fa la differenza”

Giampaolo Pazzini si è concesso in una lunga intervista ai colleghi della Gazzetta dello Sport. Ecco riportate le parti più interessanti dell’intervista: Che voto darebbe alla sua Inter del 2011? Direi 6,5 che è la media tra l’otto...

Alessandro De Felice

Giampaolo Pazzini si è concesso in una lunga intervista ai colleghi della Gazzetta dello Sport. Ecco riportate le parti più interessanti dell'intervista:

Che voto darebbe alla sua Inter del 2011?Direi 6,5 che è la media tra l'otto meritato nella fine della passata stagione ed il cinque dell'inizio dell'attuale.Anche se nell'ultima parte dell'anno siamo stati ben oltre la sufficienza:Personalmente ho attraversato un periodo di appannamento, ma sono cose che capitano. La scorso stagione ho iniziato il campionato con zero gol in otto partite; se non ci fossero state le traverse con Lecce, Juventus e Cagliari però sarei già a quota 6.

Prova nostalgia per l'Inter di inizio 2011?Non provo nostalgia per qualcosa che può ancora tornare; la squadra è tornata a sentire quella pressione “buona” che hai addosso quando c'è aria di vittoria.L'anno scorso avevano una grande fiducia in noi stessi che ci rendeva tranquilli e ci faceva far bene ovunque andassimo.

Perchè non è più così?Ne abbiamo parlato in spogliatoio per molto tempo e tante volte; forse la sconfitta in Supercoppa ci ha un po' trattenuti, doveva essere la molla per la nuova stagione invece è diventato il primo anello di una catena di risultati negativi.

E di Gasperini che ci dice?Con lui pensavo di poter trovare maggiore spazio visto che stavo bene e segnavo molti gol. Con lui mi sono arrabbiato una sola volta, a Novara, quando mi aveva fatto capire che avrei giocato da titolare e poi ha preferito schierare Milito, Forlan e Castaignos.

Cosa ci dice del suo periodo di astinenza da gol?La cosa frustrante non era tanto il fatto di non segnare, ma che per 3-4 partite non riuscivo ad avere un'occasione buona per tirare in porta. Alla fine ho detto ai miei compagni che avrei offerto una cena non tanto per chi mi faceva segnare, ma solo per chi mi avesse fatto tirare in porta.Ultimamente le cose sono cambiate, con il rientro di Maicon, Forlan e Lucio ho rivisto quell'INter che magari gioca male, ma ha la cattiveria giusta per portare a casa il risultato.

Quali sono le basi della rimonta di Dicembre?L'autostima; e io lo avevo già detto: “le ultime partite dell'anno ci diranno che Inter siamo”.

E del Derby cosa ci dice?E' una partita che da 3 punti come tutte le altre, ma vincerla vorrebbe dire continuare sulla strada giusta per rafforzare la nostra fiducia nelle capacità della squadra. Proprio per questa ragione la dovremmo affrontare come la partita dell'anno.

Come mai un riposo così lungo per Natale?Ognuno di noi ha avuto un programma personalizzato di allenamento da seguire durante le vacanze e al rientro ad Appiano sosterremo dei test per verificare chi non ha rispettato i dettami dello staff tecnico. Comunque contro il Parma la concentrazione sarà al top: abbiamo deciso che in caso di sconfitta ci automulteremo tutti.

Le è mancato più Maicon o Sneijder in questi mesi?Ovviamente Maicon; anche e Wes è un fenomeno, Maic è il giocatore perfetto per me con la sua capacità di crossare. Quando era infortunato lo tartassavo per farlo tornare a farmi assist gol.

Che giudizio da sulla coppia Pazzini-Milito?Ho avuto sempre grande fiducia in questa tandem anche perchè il nostro gioco non è lo stesso: Diego è uno che si muove tanto e con intelligenza per creare spazi.

E di Forlan cosa pensa?E' facile giocare con lui perchè ha una grande esperienza e si disimpegna bene sia come seconda punta che come trequartista. Secondo me è il giocatore ideale per legare il centrocampo e l'attacco.

Parliamo del sorteggio ChampionsPoteva andarci peggio, ma anche meglio; il Marsiglia è una squadra umorale e per questo pericolosa. Ha tanti alti e bassi, ma quando azzecca la partita fa davvero paura.

Il terzo posto sarebbe il vostro scudetto?Se ripensiamo alla classifica di due mesi fa direi proprio di sì, Ma festeggiare per un terzo posto non è cosa da Inter. Parlare di scudetto non serve a niente, quello che conta adesso è continuare a vincerne il più possibile.Magari con qualche rinforzo?Niente identikit, ma dal mio punto di vista è meglio un giocatore che sappia fare la differenza piuttosto che tre che non cambiano la vita.