Quanto vale il 29,5% dell'Inter in mano a Massimo Moratti? Secondo Calcio e Finanza, che ha fatto una stima del valore della quota dell'ex presidente "poco più di 32 milioni di euro (32,28 milioni per la precisione)".
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Quanto vale il 30% di Moratti? 32,28 milioni. Così poco? C’è un motivo…
Quanto vale il 29,5% dell’Inter in mano a Massimo Moratti? Secondo Calcio e Finanza, che ha fatto una stima del valore della quota dell’ex presidente “poco più di 32 milioni di euro (32,28 milioni per la precisione)”....
"E’ questo il valore attribuito da Massimo Moratti alla partecipazione del 29,45% nell’Inter che l’ex presidente nerazzurro e i suoi figli Angelomario e Giovanni detengono attraverso il veicolo Internazionale Holding. Così ha stabilito lo scorso aprile il professor Marco Lacchini, il perito incaricato dal tribunale di Milano di redigere la relazione di stima del valore di Internazionale Holding nell’ambito del passaggio del controllo di tale società dal portafoglio personale di Moratti a quello della Massimo Moratti sapa, la società in accomandita per azioni la cui nuda proprietà è suddivisa tra i due figli dell’ex numero uno dell’Inter (che è però usufruttuario di entrambe queste quote e che quindi ha il potere decisionale)", si legge ancora sul sito.
Ma è doverosa una precisazione sulla cifra relativa alla quota di Moratti. "Il valore attribuito dal professor Lacchini al 29,45% dell’Inter in mano a Moratti è relativo al valore del capitale azionario (il cosidetto equity value), al netto dunque dei debiti. Un valore che per il 100% del club il perito ha stimato in 146,15 milioni. Questo è il valore che in teoria un’investitore dovrebbe pagare se volesse acquistare il 100% dell’Inter. Questa cifra non è incongruente con la valutazione dell’Inter di 250 milioni emersa al momento dell’ingresso nel capitale di Thohir e soci. Tale valutazione si riferiva infatti al valore del capitale operativo (equity+debito finanziario) e viene chiamata in gergo enterprise value (EV) e indica il “valore complessivo” di una società, con riferimento non solo agli azionisti ma anche ai finanziatori, ed è quindi composto da due parti, il valore riferito al capitale di rischio (azionisti) e il valore riferito al capitale di debito (finanziatori)", sottolinea Calcio e Finanza.
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